Pressione alta: come riconoscere i sintomi e i fattori di rischio
Non si deve assolutamente perdere tempo quando si ha a che fare con la pressione alta, vediamo quindi come riconoscere i sintomi e i fattori di rischio.
Cerchiamo di fare chiarezza sulle conseguenze che può comportare avere valori alterati della pressione sanguigna.
Chi soffre di pressione alta lo sa molto bene, è un problema che non deve assolutamente essere sottovalutato se vogliamo evitare di incorrere in patologie piuttosto gravi. Da essa infatti si possono originare diverse malattie che coinvolgono il sistema cardiovascolare, con rischi piuttosto elevati.
Cerchiamo dunque di fare il punto della situazione e riconoscere i sintomi della pressione alta, ma vediamo anche come possiamo tenere a bada il problema attraverso uno stile di vita sano ed equilibrato.
Pressione alta, cos’è e quali sono le malattie che può provocare
La pressione sanguigna è la misura della forza con cui il sangue scorre nel nostro corpo e i suoi valori sono alti, con manifestazione anche detta ipertensione, quando la pressione sistolica (ossia la massima, quella che si misura al momento della contrazione) supera i 140 mmHg e quella diastolica (la minima, quella misurata tra un battito a l’altro) i 90 mmHg.
Solitamente questi valori tendono ad essere più elevati con l’età – motivo per cui solitamente la pressione alta è un problema contro cui lottano i soggetti adulti oltre i 40 anni – ma con un adeguato stile di vita è possibile limitare la problematica; in particolare è necessario controllare spesso i valori per poter prevenire malattie cardiovascolari come danni alle arterie (aterosclerosi), aneurisma, insufficienza cardiaca, ictus e anche sindrome metabolica.
Per quanto concerne i sintomi dati dalla pressione alta, è bene chiarire che solitamente non si manifestano problematiche particolari, ma occasionalmente si possono presentare affaticabilità, nausea, palpitazioni, fuoriuscita del sangue dal naso, visione offuscata e nel caso degli uomini anche impotenza. Se si presenta una crisi ipertensiva (quando i valori superano i 180/120 mmHg) possono scatenarsi anche mal di testa, mancanza di respiro, epistassi e ansia crescente.
Pressione alta, come possiamo fare prevenzione
Le raccomandazioni degli esperti nel caso di pressione alta sono molto simili a quelli per le malattie cardiovascolari e comprendono accorgimenti che riguardano l’alimentazione, l’attività fisica e anche vizi vari ed eventuali del paziente colpito (come il fumo).
In particolare è bene evitare l’assunzione sia si sale che di grassi – seguire dunque un regime alimentare come quello per i diabetici o per chi ha valori sballati di colesterolo. E1 bene inoltre praticare regolare esercizio fisico, concentrandosi prevalentemente su attività aerobica come camminare, nuotare o andare in bicicletta.
Solo nel caso in cui cambiare stile di vita si riveli inefficace il medico provvederà a prescrivere farmaci antipertensivi – come gli ACE inibitori o gli antagonisti recettori angiotensina II o i sartani. Bisogna inoltre prestare molta attenzione, perché si tratta di medicinali che possono provocare effetti collaterali, ma in ogni caso non interrompete spontaneamente la loro assunzione e rivolgetevi allo specialista che ve li ha prescritti.