L’iperglicemia, ossia la glicemia a livelli elevati, sta ad indicare che il suddetto valore corrisponde a digiuno a 100 mg/dl. Vediamo quali sono le cause, e come curarla.
Tra le cause determinanti tale patologia, il diabete mellito detiene una prima posizione per frequenza. La diagnosi di quest’ultimo prevede per l’appunto valori di glucosio al di sopra della norma.
Ma l’iperglicemia ha altresì altre cause, fra cui infezioni, disfunzioni pancreatiche, endocrinopatie, oltre all’assunzione di determinati farmaci. Ma vediamo il tutto anche con altri dettagli.
Essa, in molti casi, non si manifesta, ecco perché il problema non è da sottovalutare. Occorrerà riguardarsi e sottoporsi con regolarità ai test clinici ordinari per scongiurare tale ipotesi. Spesso i sintomi si manifestano, ma dopo diversi anni dalla contrazione della malattia.
I sintomi possono essere molteplici, fra questi abbiamo il calo improvviso della vista, la poliuria cioè l’aumento della diuresi, la glicosuria, vale a dire l’aumento di glucosio nelle urine, l’obesità o il sovrappeso, la disidratazione, solo per citarne alcuni. L’elenco prosegue poi con cefalea, astenia (uno stato di debolezza generale), formicolio agli arti (parestesia), guarigione delle ferite piuttosto lenta, e infezioni (a livello delle urine, della cute o delle mucose).
La sintomatologia più grave si manifesta nei casi di stato iperglicemico iperosmolare, che il più delle volte si riscontra nel diabete di tipo 2, con l’organismo condotto ad un estremo stato di stress dovuto alla malattia stessa. Il valore glicemico corrispondente a tale forma patologica è pari a 600 mg//dl.
I sintomi consistono in disidratazione della cute e delle mucose (il che conduce anche a pressione bassa e tachicardia), nausea e vomito, e, in ultima istanza alterazioni dello stato di coscienza. Su quest’ultimo punto si può avere dalla letargia fino al coma.
Oltre ai sintomi già esplicati si possono avere microangiopatiche (alterazioni, spesso con emorragie, dei piccoli vasi sanguigni), macroangiopatiche (stessi effetti, ma per i vasi più estesi di dimensione). E poi complicanze miste come il piede diabetico, la disfunzione erettile, ecc.
Laddove si risulti già affetti dalla patologia, essa andrà opportunamente tenuta a bada, con limitazione degli effetti, da ottenere tramite una terapia farmacologica prescritta. Per la prevenzione, si consiglia di svolgere esercizio fisico costantemente, evitare di fumare, e propendere per un’alimentazione equilibrata (frutta, verdura, legumi, alimenti integrali, evitare cibi grassi e zuccherati, ecc.).
Necessari test periodici relativi al metabolismo glucidico per gli over 45 in sovrappeso, predisposizione genetica o sindrome metabolica.
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