Influenza nei bambini, quando il pediatra non basta
Sono sempre di più quest’anno i casi di influenza grave tra i bambini, ecco cosa dicono gli esperti a riguardo.
Un dato a dir poco allarmante se si pensa che i più piccoli possono essere soggetti a rischio in determinate circostanze.
Quest’anno siamo stati avvisati un po’ da tutti gli esperti in malattie infettive, la stagione delle influenze colpirà più forte del previsto. Un esito prevedibile, considerato com’è stato l’andamento della pandemia negli ultimi due anni.
Ciò che però preoccupa maggiormente i medici al momento è l’estrema diffusione di influenza tra i più piccoli, considerati decisamente più a rischio di un adulto. Per parlare di questa tendenza è intervenuta la dottoressa Elena Bozzola, consigliere nazionale e segretario della Società Italiana di Pediatria.
Influenza stagionale, perché la diffusione è maggiore quest’anno
Fin dalla fine dell’estate esperti come il dottor Matteo Bassetti avevano parlato del fatto che l’influenza quest’anno avrebbe colpito con maggior forza anche a causa dell’epidemia da Covid-19, con cui abbiamo ormai imparato a convivere da molto tempo.
Abbiamo infatti trascorso gli ultimi due inverni prevalentemente a casa, il che ha impedito ai virus di circolare come al solito, ma ha anche fatto sì – come ha spiegato anche il dottor Giovanni Rezza – che le nostre difese immunitarie si siano trovate più indebolite e dunque l’organismo maggiormente esposto al contagio.
Ciò che però al momento preoccupa maggiormente non è la diffusione in sé delle influenze stagionali, ma l’alta incidenza tra i bambini, per cui purtroppo a volte il pediatra non è sufficiente.
Influenza tra i bambini, cosa sta accadendo
A farne parola è stata la dottoressa Elena Bozzola, consigliere nazionale e segretario della SIP, la quale è recentemente intervenuta su AdnKronos per fare il punto della situazione nel reparto pediatria degli ospedali. Ciò che emerge dalle sue parole è un quadro allarmante in cui sempre più bambini si ammalano e i genitori sono costretti a ricorrere al pronto soccorso.
La sintomatologia di quest’influenza comprende febbre piuttosto alta – tra i 39 e i 40 gradi – ma anche tosse stizzosa che può durare anche due settimane. Il consiglio che però da la pediatra è di rivolgersi prima al proprio medico di base, dal momento che in questo periodo in ospedale si formano code fin troppo lunghe.
Quando, dunque, è bene ricorrere direttamente al pronto soccorso? Indubbiamente quando il bambino ha meno di tre mesi, ma anche quando si presentano nel piccolo difficoltà respiratorie. Purtroppo, infatti, ad oggi sono moltissimi i virus che colpiscono i più piccoli e che aggrediscono le vie respiratorie e può capitare inoltre che due diverse patologie possano infettare in contemporanea il bimbo.