Tumore al polmone: le prime avvisaglie, i sintomi e le cure
Tra i tumori più diffusi purtroppo c’è quello al tumore, per cui è bene conoscere i primi sintomi e quali sono le cure a cui è possibile sottoporsi.
I dati degli ultimi anni riportano percentuali di nuovi casi a dir poco allarmanti, per cui è bene fare prevenzione e conoscere anche le prime avvisaglie.
Secondo i dati relativi all’anno 2019 purtroppo sono circa 42.000 le nuove diagnosi di tumori ai polmoni che ogni anno vengono effettuate. Una dato senz’altro preoccupante, per cui bisogna imparare non solo a fare prevenzione ma anche a distinguere i primi sintomi per poter prendere il male in tempo prima che possa comportare gravi conseguenze. Vediamo dunque quali sono le cause principali, i sintomi che provoca e quali cure ci sono oggi a disposizione per i pazienti oncologici.
Tumore ai polmoni, le cause principali e i sintomi
Ogni anno dunque si stimano circa 42.000 nuovi casi di tumore ai polmoni, un dato allarmante se si pensa che purtroppo spesso l’esito di questa malattia è alquanto grave. Le cause non sono sempre note e spesso i medici non sono in grado di fornire una spiegazione sul perché questa neoplasia si manifesti in alcuni soggetti, ma è certo che il più delle volte dipende dal fumo della sigaretta e dal contatto con sostanze come smog, amianto e radon.
In caso di tumore al polmone il paziente accusa dei sintomi molto specifici, che non devono assolutamente essere sottovalutati se si vuole prendere il male per tempo ed evitare conseguenze spiacevoli. Tra le avvisaglie più comuni abbiamo tosse persistente (a volte con presenza di sangue), dolore al petto e mancanza di respiro, ingrossamento dei linfonodi, stanchezza, perdita di peso inspiegabile ed episodi piuttosto frequenti di polmonite.
Per quanto riguarda la prognosi, ovvero la possibilità di superare il male e sconfiggerlo, dipende dallo stadio del cancro al momento della prima diagnosi – motivo per cui è bene effettuare controlli frequenti e correre subito ai ripari alla manifestazione dei primi sintomi – ma anche dalla tipologia (a piccole cellule o meno) e dallo stato di salute del paziente.
Tumore ai polmoni, quali test si effettuano e quali sono le terapie in caso di diagnosi positiva
Per poter diagnosticare il tumore ai polmoni, in presenza dei sintomi su descritti, si procede con la radiografia del torace ma anche la tac toracica, addominale e al cervello per poter valutare lo stato di avanzamento del cancro. Si esegue inoltre anche l’esame citologico dell’escreato (per verificare la presenza di cellule tumorali nel muco), non ché biopsia e broncoscopia.
Una volta confermata la diagnosi è necessario affidarsi ad un oncologo in un centro specializzato per i tumori ai polmoni – dove verrà valutato l’iter da seguire a seconda dello stadio e della tipologia di tumore. Solitamente le strade intraprese sono chemioterapia e radioterapia nel caso di tumore a piccole cellule allo stadio iniziale.
Se invece il tumore non è a piccole cellule spesso è necessario l’intervento chirurgico – ovviamente sempre in combinazione con chemio e radioterapia o terapia combinata. Di solito si procede con la rimozione di una piccola parte del polmone o di un lobo dell’organo ma si può procedere anche con la rimozione totale nei casi più gravi.