In presenza di diarrea è fondamentale sapere cosa mangiare e cosa no: ecco tutti i consigli che possono esservi utili.
Esiste infatti una dieta molto specifica nel caso di problemi intestinali, per far sì che vi sia un peggioramento delle condizioni del paziente.
Si fa sempre molta confusione quando si parla di diarrea, termine con cui si indica un disturbo isolato della defecazione caratterizzato da feci liquide ed evacuazioni frequenti (almeno tre volte al giorno).
Bisogna infatti imparare a distinguere questa problematica da altre, come ad esempio la dissenteria, ma soprattutto è essenziale saper correggere la propria alimentazione per poter curare questo disturbo ed evitare un peggioramento dei fastidi che può provocare.
Innanzitutto è bene chiarire che in nessun caso la diarrea può essere considerata una vera e propria malattia ma il sintomo di un’altra problematica – solitamente risolvibile attraverso cure mirate. È infatti legata ad infezioni batteriche o virali che possono interessare l’apparato digerente (come la salmonella o il colera o anche la più semplice influenza intestinale) ma anche ad infiammazioni intestinali come la colite ulcerosa o a disfunzione motoria intestinale (per esempio la sindrome del colon irritabile).
La diarrea può manifestarsi in diversi modi, sulla base della frequenza di evacuazione ma anche degli altri sintomi manifestati. Può infatti essere acuta, nel caso compaia per meno di tre settimane, cronica se si manifesta per 3-4 settimane e ricorrente nel caso si presenti ciclicamente.
Inoltre è definita motoria nel caso in cui ci siano alterazioni della motilità e della velocità del transito intestinale (che comporta una riduzione della digestione e l’assorbimento di acqua), mentre si parla di diarrea osmotica nel caso di malassorbimento o intolleranze alimentari.
Si può infine manifestare anche come secretoria o infiammatoria nel caso di eccessivo rilascio di acqua a livello intestinale, da alterato assorbimento in presenza di malattie infiammatoria (come l’intolleranza al glutine) o come cronica paradossa in caso di fecaloma.
Nel caso di diarrea il primo consiglio degli esperti è di reintegrare i liquidi perduti a causa delle frequenti evacuazioni; sono però, ovviamente, da evitare bevande che possano irritare ulteriormente il colon come quelle a base di caffeina ma anche succhi di frutta o comunque ricchi di fruttosio o sorbitolo e le bevande gasate.
Si possono invece mangiare senza problemi – a meno di intolleranze specifiche – pane bianco tostato o comunque senza mollica, fette biscottate, riso, semolino ma anche carni magre come manzo, pollame, vitello e pesce lesso o ai ferri.
Si consiglia anche l’assunzione di uova – preparare sode o in camicia – e di bresaola o prosciutto sgrassato. Tra gli ortaggi si possono mangiare carote, lattuga, spinaci e patate, mentre tra la frutta sarebbe meglio prediligere albicocche, banana, mele, limone, ananas, pesche e pompelmo.
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