Emicrania con aura: le cause, la patologia e le cure
Tra le forme più invalidanti di dolore alla testa c’è l’emicrania con aura, cerchiamo dunque di capire quali sono le cause e le cure a disposizione.
Questo tipo di patologia, considerata invalidante, ha dei sintomi molto chiari e del tutto differenti da altri tipi di cefalea.
Dopo il mal di schiena, l’emicrania con aura è considerata la seconda causa di disabilità, dal momento che la sua manifestazione è piuttosto intensa – e caratterizzata da dolori pulsanti – e che purtroppo spesso è molto difficile da trattare efficacemente.
Cerchiamo però prima di capire quali sono i sintomi e le cause di questa patologia invalidante e quali sono gli approcci terapeutici solitamente raccomandati dagli esperti quando si manifesta.
Emicrania con aura: i sintomi della patologia
Partiamo subito con lo specificare che l’emicrania di per sé è una forma molto comune di mal di testa e prende il nome dal latino hemicrania, ossia “mezzo cranio” per il fatto che generalmente si manifesta in un solo lato della testa o nella zona frontale ed è considerata una cefalea primaria.
Tra le varie forme di emicrania c’è quella con aura, caratterizzata per l’appunto dalla presenza dell’aura – ovvero una serie di disturbi visivi e motori che precedono l’arrivo dell’attacco vero e proprio. Solitamente il paziente che ne è affetto accusa infatti fotopsia (la visione di lampi) e di macchie nere nel campo visivo – detti scotomi scintillanti – ma anche la deformazione degli oggetti osservati e oscuramento di metà del campo visivo.
Questi sintomi premonitori possono durare circa 5 minuti o anche un’ora ma solitamente sono del tutto reversibili. Per quanto riguarda il vero e propria attacco, può invece durare dalle 4 alle 72 ore. Si possono inoltre distinguere diversi tipi di emicrania, che si divide comunque in quella con aura e senza:
- Emicrania con aura tipica, che comporta i sintomi su menzionati ma anche afasia (ovvero difficoltà nella parola), nausea, fotofobia e fonofobia o osmofobia (ovvero fastidio per luce, suoni e odori) e vomito.
- Emicrania con aura troncoencefalica che, oltre ai sintomi di quella tipica è caratterizzata anche da due segni troncoencefalici del tutto reversibili come difficoltà verbali, vertigini, acufeni, visione doppia, disturbo del movimento o abbassamento dell’udito.
- Emicrania emiplegica, mal di testa con aura che solitamente prevede debolezza muscolare.
- Emicrania retinica, in cui si accusano ripetutamente i disturbi visivi su menzionati associati al dolore.
Emicrania, cause e rimedi della patologia
Le cause dell’emicrania con aura ancora oggi non sono del tutto note, sebbene ci siano delle ipotesi particolarmente accreditate che ne riconoscono l’origine neurovascolare del dolore – ovvero se alcune sostanze chimiche o stimoli ambientali possono interferire con il meccanismo di regolazione del dolore.
Inoltre può essere scatenata da squilibri ormonali ma anche elevati livelli di ansia e stress, disturbi del sonno e vizi come abuso di alcol e fumo di sigaretta. Anche la diagnosi non è semplice da confermare, dal momento che non esistono test specifici per rilevarla; solitamente il medico pone delle domande molto specifiche al paziente per capire la frequenza degli attacchi, dove si origina il dolore, quanto dura e se è accompagnato dai sintomi visivi su menzionati.
Per quanto riguarda la cura è bene precisare che non ne esiste una specifica, ma solitamente i neurologi si avvalgono di diverse terapie per alleviare i sintomi, come l’uso di antinfiammatori non steroidei (i cosiddetti fans) per attacchi moderati o in caso di intolleranza ai triptani – utilizzati invece per gli attacchi più violenti – ma anche ergotaminici come seconda scelta.
Si possono inoltre utilizzare anche antidepressivi e antiepilettici per ridurre la frequenza degli attacchi ma, è bene ribadirlo, purtroppo spesso il paziente è costretto a convivere con questa condizione perché i farmaci non danno l’esito sperato o comunque l’emicrania non sparisce del tutto.