Mal di gola: virale o batterico? Come capirlo
Quando si ha a che fare con il mal di gola è importante capire se la sua natura è virale o batterica per poterlo trattare efficacemente.
Sono infatti due tipi di patologie completamente diversi e anche i trattamenti possono variare notevolmente.
Con l’arrivo del freddo esordisce anche uno dei disturbi più temuti di sempre, il mal di gola. Ci sono moltissime cose da sapere su questa patologia per poterla trattare al meglio, come imparare a distinguere l’origine virale o batterica – che hanno ovviamente due cure estremamente diverse. Vediamo quindi se esiste un modo per capire da quale tipo di problema siamo affetti e come correre ai ripari in base al risultato.
Mal di gola virale o batterico? Ecco come scoprirlo
Per aiutarci a capire quali sono i sintomi che possono dare rispettivamente l’infezione virale e batterica è intervenuto il dottor Francesco Broccolo, il quale spiega anzitutto che solitamente il mal di gola è provocato da un virus e che solitamente tende a risolversi da solo nel giro di 3-5 giorni.
Un’eccezione è rappresentata dal virus di Epstein-Barr, che provoca la mononucleosi e che generalmente se ignorato può creare una sovrapposizione con un’infezione batterica. In ogni caso i sintomi più evidenti in questo caso si ha febbre lieve (circa 38°) ma anche bruciore a naso e gola e secrezione nasale.
Come anticipato però regredisce spontaneamente nel giro di qualche giorno, per cui al massimo si utilizzano farmaci sintomatici come la Tachipirina e si attende il decorso – non somministrate mai, dunque, l’antibiotico (adatto solo alle infezioni di origine batterica). In ogni caso per essere sicuri che l’infezione sia virale il metodo più efficace è rappresentato dal tampone faringeo.
Mal di gola batterico, che sintomi provoca e come curarlo
Tra i batteri che invece solitamente provocano il mal di gola abbiamo, soprattutto nei bambini, lo Streptococcus pyogenes – ovvero lo Streptococco beta emolitico di gruppo A – che purtroppo spesso può cronicizzare e dare frequenti ricadute.
I sintomi sono decisamente più violenti dell’infezione virale e comprendono febbre molto alta (40°), ingrossamento delle tonsille – che può anche provocare le placche (anche se non sono un’esclusiva dell’infezione batterica. Dal momento che lo Streptococco può dare delle complicazioni molto serie, è bene eseguire un tampone faringeo, in modo tale da poter utilizzare un antibiotico adatto.
Il problema, purtroppo, è che genericamente per avere il risultato di quest’ultimo occorrono circa due giorni, per cui spesso per i bambini si ricorre al test rapido in ambulatorio – che fornisce una risposta affidabile in soli 10 minuti e consente di intervenire immediatamente sul problema. In ogni caso evitate sempre di auto-prescrivervi gli antibiotici, un’abitudine sempre più frequente ma assolutamente dannosa in quanto può rendere il soggetto più resistente a questo medicinale.