Tumore allo stomaco: come riconoscerlo, cure e prevenzione
Dal momento che il tumore allo stomaco può avere delle conseguenze piuttosto gravi è bene non solo imparare a prevenirlo ma anche a riconoscerlo e capire quali sono le cure.
Si tratta infatti di una forma di cancro piuttosto aggressiva, per cui la diagnosi precoce è assolutamente essenziale.
Lo stomaco è una sacca muscolare posta al centro dell’addome e responsabile della digestione di ciò che mangiamo al fine di elaborare i nutrienti e l’energia contenuti nel cibo.
Una macchina perfetta, che però può danneggiarsi nel caso in cui le cellule sane che lo compongono “impazziscono” e diventano anormali. In quel caso la loro moltiplicazione provoca la comparsa di un tumore – che può essere benigno o maligno.
Dal momento che questo tipo di cancro è particolarmente aggressivo e può dare origine a complicazioni decisamente gravi, è bene poter eseguire una diagnosi precoce e, per farlo, è essenziale imparare a riconoscere i sintomi.
Tumore allo stomaco, come si origina e quali sono i sintomi
Il tumore allo stomaco è dunque provocato dalla crescita incontrollata di cellule maligne nell’organo e può essere originata in qualunque parte di esso. Solitamente inizia a causa delle cellule ghiandolari gastriche, che producono fluidi sotto forma di muco, ma è certo che anche i pazienti affetti da Helicobater Pylori hanno un rischio maggiore di sviluppare questa patologia.
La neoplasia può essere di tipo maligno – ovvero canceroso – e purtroppo (se non preso per tempo) spesso si diffonde anche agli altri organi come i polmoni, le ossa, il fegato e le ovaie nelle donne; quando è benigno invece può crescere ma non si diffonde in altre zone del corpo.
Purtroppo nelle prime fasi raramente si accusano sintomi specifici, motivo per cui spesso il cancro viene diagnosticato solo quando è piuttosto avanzato. Nonostante ciò durante la progressione si possono iniziare a manifestare perdita inspiegabile di peso, dolore addominale, bruciore di stomaco e/o vomito, diminuzione o perdita dell’appetito, sangue in vomito e feci, sensazione di pienezza pur mangiando molto poco e stanchezza.
Cancro allo stomaco, come prevenirlo e come curarlo
Benché purtroppo la causa di alcuni tipi di cancro allo stomaco ad oggi non siano ancora noti, è certo che esistono alcuni fattori di rischio – come l’infezione da Helicobater Pylori su menzionata – ma anche l’obesità, fattori genetici come mutazioni specifiche, la sindrome di Lynch (chiamato anche cancro colorettale ereditario non poliposico) e vari tipi di polipi nel colon, nello stomaco e nell’intestino.
Anche l’alimentazione e il fumo di sigaretta possono provocarne l’insorgenza, per cui è sempre bene osservare uno stile di vita sano e privo di vizi. Per quanto riguarda la diagnosi, invece, solitamente si eseguono esami come l’endoscopia (un tubo sottile con videocamera inserita attraverso il collo dello stomaco) ma anche la TAC e la risonanza magnetica. Il gastroenterologo inoltre può disporre anche la biopsia o interventi chirurgici esplorativi come la laparoscopia.
In merito alle cure disponibili, purtroppo, dipende dal grado del tumore – che va dal primo a quarto stadio (quando ormai si è esteso agli altri organi diventando metastatico – ma in genere si procede con radioterapia che chemioterapia per cercare di ridurre la massa prima di passare all’intervento o per eliminare eventuali cellule maligne post operazione.
Per quanto riguarda il trattamento chirurgico, ci sono due strade da intraprendere, ovvero la rimozione delle masse con endoscopia (nel caso il cancro sia allo stadio iniziale) oppure con la gastrectomia, subtotale o totale a seconda della gravità della situazione.