Dopo la notizia della scomparsa di Sinisa Mihajlovic, in molti si chiedono cosa sia la leucemia mieloide, come si manifesta e se ci sono cure per combatterla.
Si tratta di una grave patologia che però non tutti conoscono, per cui è bene capire quali siano i sintomi che provoca.
Come accade spesso quando avviene un grande lutto nel mondo dello spettacolo o dello sport, in molti ora si chiedono in cosa consista esattamente la leucemia mieloide – patologia con cui ha lottato a lungo l’ex calciatore e allenatore Sinisa Mihajlovic (scomparso proprio in questi ultimi giorni).
Si tratta di un tumore del sangue molto comune negli adulti, con sintomi molto specifici che non tutti conoscono. Facciamo dunque chiarezza su questa malattia, cercando di capire quali sono i campanelli d’allarme e se ci sono dei percorsi terapeutici da poter intraprendere per combatterla.
Secondo l’Istituto Humanitas, la leucemia mieloide acuta e una delle forme più comuni di leucemia – ovvero di un tumore del sangue che solitamente di origina dalle cellule staminali emopoietiche (cellule non ancora differenziate presenti nel nostro organismo). Si distingue in acuta e cronica a seconda della velocità di manifestazione dei sintomi e può interessare diverse strutture.
Nel caso della patologia che ha colpito Mihajlovic le cellule interessate erano le mieloidi – con anomalie a globuli bianchi, rossi e piastrine – ma è possibile che ad essere interessati siano i linfociti (che originano quindi una leucemia linfatica).
Ha una progressione piuttosto rapida e solitamente si manifesta negli adulti sviluppandosi nel midollo osseo, nel sangue, nel sistema linfatico ma anche in altri tessuti ed è caratterizzata da una proliferazione anomala di globuli bianchi dal comportamento alterato.
Per quanto riguarda i sintomi, è bene sapere che la maturazione degli elementi corpuscolari nel sangue (processo definito emopoiesi) comporta problemi di anemia, granulocitopenia e trombocitopenia ma anche neutropenia – ognuna con diverse manifestazioni quali affaticamento e pallore, malessere e difficoltà respiratorie ma anche tachicardia, mancanza di piastrine e sanguinamento, petecchie e lividi e maggiore esposizione alle infezioni virali dovuta alla scarsità di globuli bianchi.
Non sono rari, inoltre, i casi di problemi come febbre, problemi addominali, ingrossamento di milza e fegato ma anche disturbi neurologici come cefalea, ictus e disturbi della vista o dell’udito. Il paziente inoltre è colpito anche da immunodeficienza, ovvero la compromissione del sistema immunitario.
In merito ai trattamenti a cui i pazienti si sottopongono infine, si può iniziare un percorso di chemioterapia e trapianto di cellule staminali – con un percorso in due fasi, ovvero prima si cerca di ottenere la remissione per abbattere la manifestazione delle cellule anomale e il consolidamento per eliminare le cellule tumorali residue. Solitamente il percorso dura anni e solo se dopo 5 anni dall’inizio del trattamento non si presentano recidive il paziente può considerarsi guarito.
Il famoso volto televisivo Francesca Cipriani ha parlato della sua malattia durante un'intervista. Ecco cosa…
Ascesso dentale. Ne hai mai sentito parlare? Provoca molto dolore e può richiedere un trattamento…
Il nemico invisibile ha una sintomatologia ben chiara. Riconosci tutti i sintomi del tumore al…
Vaccino antinfluenzale e anticovid: possono essere effettuati insieme nella stessa seduta? La parola agli esperti.…
Mantenere quanto più a lungo possibile la tua abbronzatura non è impossibile. Ma evita questi…
Francesco Facchinetti ha ammesso di soffrire di una patologia molto comune. Ecco cosa ha dichiarato…