Come riconoscere un infarto del miocardio, primo soccorso da fare
L’infarto del miocardio è un disturbo che assolutamente non deve essere preso sotto gamba, per cui cerchiamo di capire come riconoscerlo e come prestare soccorso.
Si tratta di un problema che può comportare conseguenze gravissime, per cui è essenziale saper riconoscere i sintomi e prestare tempestivamente aiuto.
L‘infarto del miocardio è una patologia piuttosto severa che può avere delle conseguenze davvero gravi ma che, per fortuna, comporta dei sintomi così specifici da renderla facilmente diagnosticabile.
Dal momento che è bene prestare soccorso tempestivamente in questo caso, è bene imparare a riconoscere i campanelli d’allarme per evitare problemi più gravi. Vediamo dunque come possiamo riconoscerlo e cosa possiamo fare alla manifestazione dei sintomi.
Infarto del miocardio, come riconoscerlo
Quando si parla di infarto del miocardio intendiamo una necrosi del tessuto miocardico conseguente ad una grave ipoperfusione coronarica e ad un’insufficiente perfusione – ossia l’incapacità del cuore di contrarsi e pompare sangue, che comporta uno scarso afflusso di sangue agli organi.
In tali circostanze è bene tener presente che si manifestano problemi come dolore toracico, che si manifesta a livello retrosternale ma può interessare anche la zona gastrointestinale, ma anche pallore e sudorazione fredda, alterazione del respiro e irritabilità o senso di ansia.
Il sistema diagnostico più efficace, che si può leggere anche in un’ottica preventiva, è senza dubbio l’elettrocardiogramma. Imparare a leggere i valori di riferimento di questo test è essenziale anche per capire se un soggetto può essere a rischio infarto; in particolare bisogna valutare l’eventuale alterazione del tratto ST o dell’onda T rispetto alla linea isoelettrica. Ovviamente, però, dal momento che si tratta di un esame specifico, queste considerazioni vanno rimesse comunque ad un medico esperto.
Tuttavia è bene precisare che purtroppo non sempre si può individuare l’insorgenza di un infarto del miocardio come l’elettrocardiogramma e a volte è necessario ricorrere ad altri strumenti come il rilevamento di biomarcatori di necrosi miocardica o anche l’ecocardiogramma. Inoltre solitamente, quando un paziente si presenta in pronto soccorso con i sintomi su menzionati, l’ECG viene ripetuta più volte per monitorare le sue condizioni.