Aumentano i tumori, è allarme: ecco le cause scatenanti
Gli ultimi dati diffusi dagli esperti rivelano che le diagnosi si tumore sono in preoccupante aumento, ecco le cause scatenanti.
Negli ultimi due anni si è assistito ad un preoccupante aumento del numero dei casi che, purtroppo, potrebbero essere del tutto evitabili.
Arrivano i dati sulle diagnosi di tumore e sono decisamente poco incoraggianti; sembra infatti che i casi siano in allarmante aumento rispetto agli anni immediatamente precedenti e che – fattore che preoccupa ancora di più – la maggior parte di questi sarebbero completamente evitabili. Vediamo quindi quali sono le neoplasie che hanno colpito di più e quali sono le cause scatenanti più frequenti.
Diagnosi di tumore in aumento: quali sono i fattori scatenanti
Nel volume “I numeri del cancro in Italia 2022” – presentato in queste ore al Ministero della Salute dall’Associazione italiana di oncologia medica e altre fondazioni – viene restituito un report della situazione oncologica alquanto preoccupante, dal momento che i casi sono aumento – sono stati stimati circa 390.000 nuovi casi solo quest’anno con un aumento di 14.100 in soli 2 anni.
Nonostante dunque in fase post-Covid siano ripresi per fortuna gli screening di prevenzione, sono fin troppi ogni anno i casi nuovi e per la maggior parte sono dovuti agli stili di vita scorretti degli italiani – ovvero la sedentarietà che porta al sovrappeso, obesità e l’immancabile fumo di sigaretta. Spesso, dunque, sarebbe possibile evitare la patologia, se solo si cambiassero radicalmente le abitudini più dannose.
“Si tratta di un dato che desta preoccupazione – ha commentato il ministro Orazio Schillaci – se si considera che il 40% dei casi e il 50% delle morti oncologiche possono essere evitati intervenendo su fattori di rischio prevenibili“. Ma quali sono i tumori che hanno colpito maggiormente i pazienti? Secondo il report su menzionato la diagnosi più frequente nel 2022 è stata quella di tumore alla mammella con 55.700 nuovi casi; a seguire il colon-retto, il polmone, la prostata e la vescica.
Bisogna mettere comunque, soprattutto per quanto riguarda il rapporto tra le diagnosi effettuate quest’anno e quelle invece confermate nel 2020, che fino ha poco fa era stato registrato un calo degli screening – dunque i dati potrebbero essere in effetti poco attendibili. Fortunatamente almeno questa tendenza si è invertita in senso positivo e sono riprese a pieno ritmo le procedure di controllo – il che ha portato anche all’incremento del numero di interventi effettuati allo stadio iniziale.