Come chiamare un ambulanza, come avviene il trasporto
Capita di ritrovarsi in situazioni di difficoltà, di aver bisogno d’aiuto e dover quindi chiamare un’ambulanza. Ma nel farlo sarà molto meglio essere a conoscenza di determinate informazioni che si rivelano utili.
Più che chiamare solamente infatti, il 118 fornisce indicazioni utili da seguire. E non solamente per un eventuale trasporto richiesto per un familiare o un convivente, ma anche per qualunque persona si voglia prestare soccorso.
Si tratta di indicazioni le quali varranno anche, ad esempio, per badanti o chiunque presti assistenza ad anziani, ma anche bambini, o persone di qualunque età che necessiti dell’assistenza.
Chiamare l’ambulanza: cosa sapere
La raccomandazione in merito al 118, è di contattarlo solamente per quelle che si rivelano emergenze. In mancanza di una stretta emergenza dunque, chiamare il 118 diviene interruzione di pubblico servizio, ovvero un reato riconosciuto dalla legge. Non è un reato di poco conto poiché sottrae un mezzo fondamentale quale l’ambulanza a quei pazienti con un bisogno prioritario.
L’urgenza può essere quella propria di chi chiama, ma anche quella di chi si trova a fianco o nelle vicinanze e a cui il chiamante desidera prestare soccorso. Per fare un esempio in merito alla mancanza d’emergenza, non si può usare l’ambulanza per il trasporto del paziente fino a visita medica, anche qualora quest’ultimo non avesse la possibilità di spostarsi autonomamente.
E’ molto importante poi saper rispondere alle domande degli operatori del 118. Si dovrà comunicare il luogo esatto che l’ambulanza dovrà raggiungere, e anche l’eventuale presenza di ostacoli o barriere architettoniche, quali le scale o altro. L’operatore chiederà cosa è successo, e si dovrà spiegare ciò nel dettaglio, con riferimento all’accaduto (se vi sia stata caduta, contusione, ecc.) o ai sintomi accusati.
Sono rilevanti anche le condizioni della persona infortunata o accusante malore, quindi se vi sia o meno da parte sua uno stato di coscienza. Altro aspetto da rendere noto all’operatore, delle eventuali difficoltà per l’ambulanza a raggiungere il luogo. Ad esempio per strade interrotte, ma anche fughe di gas o incendi che si siano verificati nelle vicinanze, o proprio sul luogo dove si richiedono i soccorsi, quindi il numero dei coinvolti, ecc.
Oltre al 118, vi sono altri servizi come la chiamata all’Asl territorialmente competente per il trasporto specifico in un determinato ospedale. Ma anche le associazioni di soccorso dislocate sul territorio e localizzabili tramite Google. Possibile anche contattare la struttura ospedaliera dove ci si voglia recare con urgenza, poiché si sa che è quella più vicina.