Disturbi della memoria negli anziani, i rimedi
Purtroppo nei soggetti più anziani i disturbi della memoria possono essere piuttosto frequenti, ecco come si può rimediare.
Si tratta di una problematica molto comune, che purtroppo può dipendere da moltissimi fattori ma anche tenuta in parte sotto controllo.
I disturbi della memoria sono piuttosto frequenti nel caso di soggetti più in là con l’età (ovvero quella che viene definita terza età) e purtroppo può dipendere da moltissimi fattori, tra cui le malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.
Si tratta ovviamente di un problema che non deve essere sottovalutato e che non solo essere in parte prevenuto con un cambio del proprio stile di vita ma che può anche essere più o meno arginato con degli esercizi mirati. Cerchiamo dunque di capire da cosa può essere provocato e cosa possiamo fare per migliorare la situazione.
Perdita di memoria degli anziani, le patologie che possono provocarla
È sicuramente capitato a tutti di dimenticare dove si è poggiato un oggetto o di avere un appuntamento; sono problematiche piuttosto comuni che non dipendono soltanto dai nostri stili di vita piuttosto frenetici ma che sono condizionati anche dall’avanzare dell’età ma che non necessariamente rappresentano un grave campanello d’allarme.
Bisogna piuttosto preoccuparsi quando i disturbi della memoria diventano frequenti o piuttosto persistenti, perché potrebbero essere i primi segnali di un problema cognitivo lieve o di una malattia neurodegenerativa come la demenza senile o l’Alzheimer.
Non bisogna dunque preoccuparsi di dimenticanze più o meno trascurabili ma piuttosto della crescente difficoltà a svolgere anche le più semplici azioni quotidiane, di riconoscere persone o luoghi, l’impossibilità di concentrarsi e portare a termine un discorso iniziato ma anche gli sbalzi d’umore improvvisi.
Negli anziani i disturbi della memoria possono essere di tipo transitorio, stabile o anche progressivi a seconda della problematica che li genera, per cui superata una certa età è bene procedere con controlli regolari che possano valutare le capacità cognitive del soggetto.
Deficit della memoria, come imparare ad affrontarli
Se dunque siamo in presenza di problemi come deficit della memoria è essenziale rivolgersi quanto prima ad un medico per capire la causa di questa problematica; solitamente si inizia con un’anamnesi del paziente, a cui succede un esame neurologico e dello stato mentale.
Se il deficit è di tipo transitorio e provocato ad esempio da un farmaco, si può risolvere semplicemente modificando la terapia; nel caso in cui invece la causa sia imputabile ad uno stile di vita scorretto o a problemi di insonnia sarà sufficiente cambiare le proprie abitudini. Infine se attraverso gli esami si riscontra un’anomalia di tipo neurologico saranno necessari altri esami per confermare la diagnosi. Infine se attraverso gli esami si riscontra un’anomalia di tipo neurologico saranno necessari altri esami per confermare la diagnosi.
In ogni caso, anche in presenza di un decadimento cognitivo più o meno grave, è importantissimo allenare la memoria dell’anziano coinvolgendoli in attività semplici come i giochi da tavolo o anche mostrandogli spesso fotografie dei propri familiari. Si può inoltre tentare di tenere attiva la memoria del soggetto attraverso la lettura di giornali e libri, ma anche allenando i cinque sensi e spronandolo a scrivere un diario.