Nei maligni e non: da cosa dipende e come riconoscerli

Avete un neo che vi preoccupa? Ecco come riconoscerne uno maligno e soprattutto da cosa può dipendere.

I nei sono piuttosto comuni, ma è bene tener presente che possono anche essere associati a problemi di natura più grave.

I nei sono delle macchioline che possono comparire sulla pelle in seguito a diversi fattori e solitamente sono benigni – ovvero non comportano alcun rischio per la nostra salute. Ci sono casi in cui, però, è bene prestare maggiore attenzione perché potrebbero essere maligni e dunque far pensare ad un melanoma – una patologia decisamente più grave.

Se avete notato la comparsa di un nuovo nei, ecco cosa dovete tener presente prima di allarmarvi e cosa potete fare per riconoscerne uno maligno – fermo restando che in questi casi è sempre bene affidarsi ad un medico specialista.

Nei maligni, come si riconoscono ad occhio nudo?

Uno dei luoghi comuni che bisogna subito sfatare quando si tratta di nei è la correlazione tra la dimensione o la sporgenza e la possibilità che sia di tipo maligno; come spiegato efficacemente anche dalla dottoressa Emily de Golian, un neo particolarmente sporgente non è necessariamente collegato alla possibilità di sviluppare un cancro alla pelle (chiamato melanoma).

Questa particolare manifestazione sulla pelle, definita anche nevi intradermici, è dovuta infatti solo ed esclusivamente all’architettura del neo e non è detto che possano sviluppare cellule anomale e trasformarsi in un tumore. Le cause che possono portare alla sporgenza di un neo possono essere diverse, come il sanguinamento dovuto ad un trauma. Esiste inoltre la possibilità che la protuberanza non sia affatto un neo ma un lembo di pelle cresciuto in un punto difficile da notare in primo luogo.

Solo nel caso in cui dovesse avere un aspetto strano – ovvero i bordi si presentano come irregolari – o se si ingrandiscono in modo anomalo nel giro di poco tempo o, ancora, se cambiano colore o profilo (situazioni in cui insomma si ha a che fare con un neo displastico) è bene rivolgersi ad un dermatologo per fare tutti gli esami di routine e capire se siamo in presenza di un neo maligno.