Punti neri: come riconoscerli, trattarli ed eliminarli
Chiamati anche comedoni aperti, i punti neri consistono in impurità della cute dovute ad apertura o dilatazione dei comedoni chiusi. Questi ultimi sono i punti bianchi. Scopriamone di più.
I punti neri danno luogo ad una manifestazione cutanea piuttosto diffusa in età giovanile. Interessa le aree con la presenza più alta di ghiandole sebacee, ad esempio la schiena, le guance, il naso.
Appena formati i punti neri, si possono poi verificare le seguenti situazioni: possono rimanere per lunghi periodi inalterati, regredire o degenerare in fenomeni infiammatori ad origine batterica. Laddove si verifichi quest’ultima ipotesi, si dà luogo alla manifestazione dell’acne.
Riconoscimento e trattamento dei punti neri
Nel momento in cui i comedoni bianchi si aprono o si dilatano sotto la spinta del proprio contenuto, l’ossidazione lipidica determina il cd. “cappello scuro”, i punti neri visibili. L’ossidazione lipidica a sua volta è determinata da migrazione di cellule ad alto contenuto di melanina.
Sebbene i punti neri vengano associati ad un inestetismo, e per tal motivo contrastati con ogni mezzo, c’è da dire che non tutti i mezzi sono idonei, tra quelli adottati. Un esempio è il loro schiacciamento. Se schiacciare i punti neri fa sì che ne venga espulso il contenuto (dei cilindretti adiposi con la sommità scura), è anche vero che vi è alto rischio di cicatrici o fenomeni infettivi.
Il metodo si rivela pertanto sconsigliato. Sul piano cosmetico, vi sono rimedi quali i prodotti dall’azione esfoliante, o altri per la rimozione della sebo in eccesso (lozioni, maschere di trattamento, ecc.). Vi sono anche i cerotti da applicare per la rimozione dei punti neri, sempre in cosmetica. Anche i trattamenti estetici della pelle sono consigliati.
Un esempio è dato dal peeling chimico per la rimozione degli strati di pelle più in superficie. Per tale via si favorisce la rigenerazione e il ricambio delle cellule cutanee. Si può poi puntare anche sulla rimozione manuale, attraverso una strumentazione idonea quale l’aspiratore dei punti neri. Molto meglio rivolgersi per essa a specialisti del settore, poiché il materiale dovrà essere del tutto sterile, e il trattamento dovrà svolgersi in un ambiente perfettamente pulito.
Vi sono poi i farmaci ad uso topico, soprattutto quelli a base di acido retinoico, derivante dalla vitamina A. Stimola l’espulsione del tappo cheratinico. C’è da dire che sono successivamente usciti nuovi principi attivi dall’effetto meno irritante. In fitoterapia abbiamo le maschere all’argilla, dall’effetto antisettico e purificante della pelle, e l’olio essenziale di malaleuca (il tea tree oil) dagli effetti antibatterici e usati tanto per i punti neri quanto per l’acne. La soluzione dell’olio essenziale dovrà essere usata diluita, mai pura, per evitare effetti indesiderati. All’uopo si consulti il medico.