Quando si prende l’aereo è possibile che durante l’atterraggio possa scatenarsi il mal di testa, vediamo di cosa si tratta esattamente e come prevenirlo.
Molte persone convivono con questa problematica ogni qualvolta prendano l’aereo, ma è possibile correre ai ripari e e prevenirlo efficacemente.
Avete mai sentito parlare del mal di testa da aereo? Si tratta di un disturbo piuttosto comune che colpisce alcuni soggetti in fase di atterraggio. Sebbene si tratti di un disturbo passeggero, la sua intensità è piuttosto destabilizzante, per cui è bene cercare di prevenirlo in ogni modo possibile. Vediamo dunque da cosa è originato e quali sono le precauzioni che possiamo prendere per contrastarlo ancor prima della sua insorgenza.
Non tutti riescono a vivere con serenità il momento dell’atterraggio dell’aereo, poiché spesso sono colpite dal cosiddetto mal di testa da aereo – ovvero una particolare cefalea che gli esperti attribuiscono ad un disturbo dell’omeostasi, termine con cui si definisce la capacità del nostro corpo di mantenere invariato l’ambiente interno nonostante i mutamenti in quello esterno.
Si ritiene infatti che questo disturbo possa avere a che fare con la differenza di pressione ambientale durante il cambiamento di quota e quella naturale nelle cavità dei seni paranasali. Ma da avvalorare questa tesi intervengono le testimonianze dei diretti interessati, ossia chi soffre di mal di testa da aereo, i quali riferiscono sintomi molto simili a quelli provati durante un’immersione subacquea o anche in caso di discesa in auto dalla montagna alla valle.
Il dolore provato da questi soggetti esplode all’improvviso e senza dare sintomi che possano avvisare in anticipo la sua manifestazione, con dolore più o meno intensa a seconda di fattori strettamente collegati alla propria fisicità – come la conformazione dei suddetti seni – o anche sterni, come la rapidità del cambio di quota.
Sebbene dunque esistano moltissime ipotesi sulle cause scatenanti di questo disturbo, il mal di testa da aereo non è ancora del tutto chiaro agli esperti; nonostante ciò però è possibile correre ai ripari e con farmaci analgesici e in particolare gli antinfiammatori non steroidei (come l’ibuprofene o il paracetamolo).si tratta della stessa categoria di farmaci con cui viene trattato tipicamente il mal di testa, ma possono essere anche utilizzati per prevenire l’emicrania, soprattutto in questo caso.
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