Influenza: medicinali introvabili, come sostituire gli antifebbrili
In caso d’influenza, vi sono farmaci da assumere ben individuati. Ma qualora si riscontri una carenza tale da renderli introvabili, come comportarsi? La questione è attinente alla situazione attuale.
E ciò in particolar modo, poiché se i farmaci antifebbrili scarseggiano, dall’altro lato ci ritroviamo a fronteggiare una tipologia d’influenza stagionale particolarmente aggressiva, più delle altre forme che si sono avute in passato.
La problematica che si pone è quindi come fare per sostituire tali farmaci. La non reperibilità coinvolge in larga misura i farmaci più richiesti e comunemente usati contro l’influenza, con ricetta e senza.
Determinati antipiretici e antinfiammatori molto usati risultano addirittura introvabili, almeno nella loro versione originale. Scopriamone di più.
La mancata reperibilità di farmaci e le soluzioni alternative
Vista la situazione, diciamo subito che i farmacisti stanno facendo generalmente del proprio meglio per farne fronte. Si tenta, dal fronte dei farmacisti, di avere accesso il più possibile ai rifornimenti. Spesso chiaramente non basta. Un esempio di rilievo è dato dall’ibuprofene, un antinfiammatorio oltre che antidolorifico fra i più utilizzati.
L’ibuprofene introvabile è dovuto al picco, già avuto nei mesi scorsi, di cure necessarie relative ad Omicron. Parliamo della variante di Covid attualmente in diffusione. Medicalmente è stato consigliato l’ibuprofene più del paracetamolo, ritenuto più sicuro di quest’ultimo nella gestione della cura autonoma a casa da Omicron.
Sia l’ibuprofene per bambini che quello per adulti appare introvabile nella sua versione originale, e, se è per questo, anche per quella generica, dal medesimo principio attivo. Si registra carenza anche di altri farmaci antifebbrili e antinfiammatori, dovuta in larga parte al degenerarsi della crisi internazionale e alle ostacolate condizioni di trasporto su scala globale che ne conseguono.
Vi è da dire comunque che la Federazione Ordini Farmacisti Italiani punta a rassicurare e ad indicare la strada alternativa. In caso di carenza di un farmaco che viene raccomandato per una cura medica, i farmacisti sono in grado di adempiere all’incarico della preparazione autonoma, artigianale, all’interno dell’esercizio commerciale.
Non serve dunque la corsa al farmaco, ma bisogna richiedere il servizio appena citato. Nel caso in cui non si disponga né del farmaco principale né dell’alternativa.