La condizione nota come dito a scatto è una forma di infiammazione vera e propria, ecco cosa fare se accusiamo questo tipo di disturbo.
Non tutti conoscono bene le cause scatenanti di questo problema né come trattarlo correttamente, per cui è bene fare luce sulla sintomatologia.
Uno dei problemi più comuni alle articolazioni delle mani è il dito a scatto, che non tutti sanno essere una vera e propria infiammazione. Proprio per questo è bene fare chiarezza su questo disturbo, al fine di capire quali sono i fattori di rischio e i sintomi che comporta per poterlo trattare correttamente. Vediamo dunque tutto quello che gli esperti hanno spiegato nel corso del tempo su questo fastidioso disturbo e qual è la terapia più indicata.
Il dito a scatto, meglio nota come tenosinovite stenosante dei flessori delle dita, è un disturbo purtroppo poco conosciuto, motivo per cui forse non tutti sanno che si tratta di un’infiammazione che colpisce i tendini flessori delle dita – che sono circondati da una guaina molto sottile la quale solitamente consente al dito di piegarsi ed estendersi.
In genere questo disturbo è provocato da traumi che interessano le mani – a loro volta causati da sport o anche dall’utilizzo di determinati macchinari che sollecitano le articolazioni delle dita – o movimenti ripetitivi che stressano la zona o anche patologie come diabete, ipotiroidismo o artrite reumatoide.
Per quanto riguarda i sintomi manifestati solitamente i soggetti colpiti accusano gonfiore delle dita, rigidità articolare – che dunque ostacola il movimento, il quale può essere “a scatto” – ma anche indolenzimento del dito che può estendersi fino al polso.
Dal momento che questa condizione può essere provocata dalle patologie su menzionate, non sempre è facile risolvere il problema, ma ci sono senz’altro dei rimedi e terapie consigliate dai medici per tentare di arginare questo disturbo. In genere in primo luogo si procede con soluzioni naturali partendo da impacchi di ghiaccio, che aiuta a far rientrare gonfiore e dolore.
Si può inoltre provare con la crema all’arnica, una pianta officinale nota per le proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche. Questa soluzione, essendo del tutto naturale, può essere sfruttata anche più volte al giorno per trovare sollievo.
In genere però è consigliato l’uso di un tutore durante la notte per riuscire a mantenere il dito in estensione ed evitare che il dito sia sottoposto ad uno sforzo quando viene piegato. Anche le infiltrazioni di corticosteroidi possono essere molto efficaci, ma solitamente si utilizzano solo nei casi più gravi. Infine se questo disturbo è piuttosto frequente e piuttosto grave è consigliato l’uso di antinfiammatori non steroidei (FANS) e corticosteroidi per trovare sollievo dal dolore.
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