Mangiare mandorle in seguito all’allenamento: cosa comporta? Può essere una buona strategia sul piano dell’alimentazione di supporto all’allenamento stesso? Lo vediamo insieme.
A tal proposito è emerso da ultimo uno studio. Pare che mangiare una manciata di mandorle al giorno abbia degli effetti benefici sull’organismo. Specie se mangiata, tale quantità, ogni giorno.
Inoltre, gli effetti benefici sarebbero percepibili in particolare dal momento in cui si ha l’abitudine di sottoporsi ad allenamento. Vediamo cosa lo studio in questione ha rilevato sul tema.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Frontiers in Nutrition, ha rilevato che l’assunzione di una manciata di mandorle, circa 57 g, quotidianamente, apporta determinati benefici. Nello specifico i partecipanti, sia uomini che donne, che hanno assunto 57 g di mandorle al giorno per un intero mese, hanno riportato valori superiori di grasso benefico 12,13-DiHOME nel sangue.
I valori si sono dimostrati superiori in relazione a quelli del gruppo in relazione al quale effettuare il confronto, che cioè in seguito all’allenamento non abbia assunto mandorle. L’effetto risulta benefico sia per il metabolismo che in termini di regolazione energetica. I volontari inoltre, hanno riferito di aver provato meno affaticamento e tensione nel corso dell’allenamento, una forza migliore nella parte posteriore delle gambe, e danno muscolare ridotto in seguito all’esercizio.
Tutto ciò rilevato sempre rispetto al gruppo di controllo, così da stilare un paragone. Inoltre gli stessi volontari hanno altresì notato una sensazione di benessere post-allenamento superiore nel complesso. Il gruppo è stato nel totale costituito da 38 uomini e 26 donne fra i 30 e i 65 anni, scomposto per l’appunto in due gruppi.
Circa metà hanno composto il gruppo della dieta basata sulle mandorle e la rimanente parte hanno costituito invece il gruppo di controllo (la base per il paragone). La ricerca non si è basata solamente sulle sensazioni dei partecipanti, ovviamente, ma sulle analisi cliniche. In seguito alla sessione d’allenamento, i responsabili della ricerca hanno effettuato il regolare prelievo di sangue e urina, per due volte.
La prima volta prima di iniziare la sperimentazione, e poi al termine di essa. I partecipanti hanno altresì compilato il questionario POMS (Profile of Mood States) con il quale si è valutato lo stato mentale oltre che d’indolenzimento e rigidità muscolare.
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