Bollicine sulle mani, perché non dovresti sottovalutarle: potrebbe essere disidrosi
Molto meglio non sottovalutare le bollicine sulle mani, valutandole come una comune escrescenza della pelle. Molte volte infatti non è così, e può trattarsi di disidrosi, da trattare adeguatamente.
Il tuo problema alle mani potrebbe essere dermatite, con rossore e prurito, o infezione, allergia. Potrebbe inoltre essere un eczema, un effetto del cambiamento ormonale (come il caso della gravidanza) oppure potrebbe essere disidrosi.
Altre cause possono rivelarsi lo stress, l’assunzione dell’antibiotico Neomicina, varie infezioni micotiche e il contatto con allergeni. O anche con metalli quali il Nickel, il Cromo, il Cobalto. Ma in quali casi si ha disidrosi?
Bollicine alle mani: può essere anche disidrosi
Essa è anche detta eczema disidrosico. Si tratta di una forma particolare di dermatite che riguarda l’apparizione di piccole vesciche (le bollicine, in tal caso), contenenti un liquido. Può riguardare le mani soprattutto, ma talvolta altresì i piedi. Oltre a rivelarsi antiestetiche, le vescicole dalla forma tondeggiante sono anche fastidiose, in particolare pruriginose.
Il fenomeno si intensifica facendo sì che le vescicole, ossia le bollicine, si raggruppino fra loro, dando vita a delle bolle più estese. Può trattarsi di una condizione lieve ma anche riconducibile ad una forma più aggressiva. L’infezione prevede altresì la formazione del liquido, ossia del pus. Se si tratta di disidrosi, le bollicine si aprono dopo due settimane circa dalla loro comparsa e la cute risulta secca all’apertura, e con numerose piccole croste.
Sempre in tale circostanza, sarà opportuno trattare la disidrosi, fin dal momento in cui essa si forma, con creme lenitive apposite. Esse sono antinfiammatorie, a base di cortisonici. Nelle forme più gravi, che il medico valuterà, si renderà opportuna l’assunzione orale di cortisone e anche altri antinfiammatori. In caso di lesioni poi, il medico prescriverà una terapia antibiotica per far sì che l’infezione si fermi.
Nelle forme più blande vi sono dei rimedi da applicare in autonomia e senza farmaci per alleviare il disagio. Vi sono diverse lozioni tra le quali scegliere, in particolare tarassaco, bardana, echinacea, aventi anche la funzione antibiotica naturale. L’olio di cocco è un alleato prezioso contro il prurito, come il sale di Epsom, ed ammorbidiscono anche la pelle. Per il resto si possono applicare altresì creme basate sull’ossido di zinco per il ricambio cellulare e dunque l’agevolazione della scomparsa delle eruzioni cutanee.
Il gel a base di aloe vera ha un’azione benefica sulla disidrosi, così come creme emollienti dalla stessa essenza. Se è di tipo lieve, anche l’applicazione della polvere di tè verde. Far mantenere in tutti i casi la parte protetta e asciutta. Se ai piedi, bene non camminare scalzi sulle superfici.