Vene del collo gonfie e dolorose | Possono essere segnali da ospedalizzazione: ecco cosa fare
Il dolore al collo, in sintonia con il gonfiore delle vene, potrebbe essere generato da diverse problematiche. Vediamo quali sono quelle possibili e in quali casi preoccuparsi.
In determinati casi i fattori scatenanti si ricollegano a disturbi gravi, talmente gravi da necessitare il ricovero in Ospedale. Altre volte si tratta di disturbi molto più blandi, tali da far passare i sintomi semplicemente con qualche rimedio altrettanto leggero e con il riposo.
Facciamo dunque una panoramica delle motivazioni possibili che possano indurre a ritrovarsi con le vene del collo gonfie e con dolore. Si tenga conto della guida qui di seguito riportata.
Gonfiore e dolore alle vene del collo: le cause
Troviamo, per come si accennava, varie cause. Fra queste si annovera lo strappo muscolare, causa molto comune alla base del disturbo. Nell’ambito dell’esercizio fisico o dell’attività lavorativa, i muscoli potrebbero venir sottoposti ad un notevole stress o anche a lesioni. Altra causa, il torcicollo, anch’esso dovuto ad una postura non corretta e dunque a stress muscolare. Si tratta di una contrattura che genera dolore e spasmi.
I sintomi comunque, in questi casi vanno via da soli in pochi giorni. Al fine di agevolare la loro scomparsa, una pomata antinfiammatoria può essere utile. Sempre attinente a trauma, il colpo di frusta ovvero un movimento brusco della testa. Il trauma in tal caso fa sì che si possano avvertire anche altri sintomi come mal di testa, ronzio alle orecchie, limitazioni nel muovere il collo.
Vi è poi, fra le cause, la puntura di zecca. In tal caso il sintomo si accompagna ad un rash cutaneo. Anche il graffio di gatto può condurre alla problematica in discussione. E, oltre che al collo, dolore e gonfiore anche ai muscoli e agli arti in particolare, e anche agli occhi. Se poi si dovesse trattare di una forma forte di pulsazione di un’arteria, sul lato destro o sinistro, si tratterà dell’arteriopalmo.
Parliamo di una patologia che porta a percepire il battito cardiaco a livello di quantomeno una delle arterie. Fra le cause l’ansia o l’alterazione del battito cardiaco per extrasistole, o un’innalzamento della pressione massima. Anche la Mononucleosi, forma virale, può portare a tale sintomatologia. Può trattarsi poi di artrite reumatoide, ma anche i noduli della tiroide.
Questi ultimi possono possono portare, nel caso in cui si rivelino eccessivi e ingombranti, a difficoltà respiratorie e nella deglutizione. Potrebbe addirittura trattarsi di un tumore alla tiroide, e si raccomandano pertanto accertamenti, come negli altri casi di sospette patologie. A comportre l’immediata ospedalizzazione, l’ingerimento di un corpo estraneo. Esso può condurre a soffocamento, con anche attacchi di vomito.
Il corpo estraneo dovrà essere rimosso nel più immediato possibile. Per i bambini potrebbe trattarsi pure di Epiglottide, che colpisce dai 2 agli 8 anni d’età.