Torna l’incubo aviaria | Nuova strage di animali: numeri da epidemia
A quanto pare è purtroppo ritornato l’incubo dell’aviaria. Ci sono già i primi dati e sono in crescita. Tutto fa pensare a numeri da epidemia.
La diffusione è già in atto e il problema si trova in Europa. Essa è partita dalla Gran Bretagna dove l’aviaria sta già mietendo le sue vittime negli allevamenti intensivi di polli, tacchini, e altri animali da allevamento.
Purtroppo il virus è arrivato a livelli tali da contaminare addirittura i pinguini dello zoo di Humboldt. Si tratta in particolar modo di una specie a rischio estinzione. Vediamo tutti gli sviluppi.
L’aviaria e la sua diffusione
Nello zoo di Humboldt è accaduto qualcosa che fa pensare all’intensità con cui il virus dell’aviaria si sta diffondendo. E’ vero che colpisce principalmente i volatili, ma ora anche i pinguini in uno zoo ne sono risultati affetti. Per la precisione 4 di loro sono morti per le complicanze dovute all’infezione medesima. Mentre altri 4 sono stati sfortunatamente abbattuti per aver contratto il virus, come purtroppo previsto dalla legge per gli animali che contraggono lo stato epidemiologico.
Sono stati poi messi in isolamento altri sette pinguini e anche dei fenicotteri, a cautela, anche se il relativo test aveva presentato un esito negativo. I gestori della struttura hanno comunque già annunciato che gli animali verranno riallocati a breve nei loro spazi. Si eliminerà così il rischio di pododermatite, la quale colpisce le zampe, e lo stesso dicasi per l’aspergillosi. Quest’ultima un’infezione da fungo che può rivelarsi fatale.
Dato che si trovano fuori dai loro recinti, in condizioni non ottimali e anzi rischiose, gli animali sono in cura con farmaci anti-fungo e con le relative condizioni che vengono monitorate costantemente. Per il resto, dal 1 ottobre scorso sono stati registrati 157 casi d’influenza aviaria a patogenicità elevata del tipo H5N1.
Centinaia di animali stanno morendo, e l’aviaria si estende anche agli uccelli marini. Gli allevatori manifestano il loro panico di fronte alla situazione, ma vi è da considerare anche come vengono colpite anche specie, quale quella dei pinguini, che dovrebbe trovarsi altrove. Nello specifico sulle coste all’estremo meridione dell’America del Sud, quando invece sono costretti a vivere in recinti, ed anche esposti al pericolo di malattie.