Nonostante frutta e verdura siano essenziali per la nostra salute, dobbiamo prestare particolare attenzione perché è scattato di recente l’allarme rosso per i consumatori a causa della contaminazione di questi alimenti.
La lista degli alimenti “incriminati” purtroppo è molto lunga per cui dobbiamo tenere alta la guardia per evitare di assumere cibo contaminato.
Tutti gli esperti in alimentazione consigliano di mangiare 5 porzioni di frutta e verdura quotidianamente per essere sicuri di assumere regolarmente tutti i nutrienti di cui ha bisogno il nostro corpo. Sembra però che questo consiglio di recente sia da seguire con particolare attenzione, dal momento che ormai è sempre più semplice ingerire del cibo contaminato.
In questi giorni infatti Legambiente ha lanciato un preoccupante allarme rosso per i consumatori, avvisandoli dei rischi che si possono correre se non consumiamo prodotti di origine controllata. Vediamo nel dettaglio cosa sta accadendo e quali sono i rischi che corriamo anche mangiando una semplice mela.
Nutrizionisti e medici dunque da sempre sottolineano l’importanza di consumare regolarmente e ad ogni pasto una porzione di frutta e verdura. Questi alimenti sono infatti utili a mantenere l’equilibrio del nostro organismo e, soprattutto, prevenire patologie anche piuttosto gravi a causa della carenza di vitamine e altri nutrienti. Sembra però che da oggi in poi dovremmo mantenere alta la soglia di guardia, perché questi prodotti sono esposti ad un rischio altissimo.
Gli ultimi dati forniti da Legambiente infatti parlano di un numero impressionante di pesticidi contenuti nei prodotti attualmente in commercio, che se assunti in dosi piuttosto elevate possono compromettere la nostra salute. In particolare l’associazione si è basata sull’analisi di ben 4.313 i campioni di origine sia animale che vegetale e ben 1.902 di questi sono risultati positivi a moltissimi pesticidi in commercio.
Secondo questo studio, nello specifico, dobbiamo prestare maggior attenzione a pere, uva e pesche. Questi alimenti sono risultati positivi alla contaminazione di ben 22 tipi di versi di fitofarmaci con una soglia rispettivamente del 91%, 88% e 80%. Nel caso della verdura la situazione invece è leggermente meno allarmante, con una percentuale del 34,5% di prodotti contaminati, ad eccezione di peperoni e pomodori.
Purtroppo gli alimenti interessati da questo problema non sono però soltanto di questa tipologia, ma anche diversi campioni di cereali integrali e vino. In questi casi è stata segnalata la presenza di diversi residui di sostanze nocive contemporaneamente nel 42,7% dei prodotti analizzati.
Nonostante dunque la legge preveda che non si possa avere più dell’1% di tracce sui prodotti in questione, la situazione è particolarmente allarmante e pertanto bisogna fare attenzione a ciò che acquistiamo. In caso di ingestione massiccia di pesticidi e fitofarmaci si incorre in danni al fegato, ai reni, alla tiroide e perfino al sistema immunitario o di reazioni allergiche violente o danni alla respirazione cellulare.
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