Pessime notizie per il campione spagnolo di tennis Rafael Nadal, costretto a fermarsi a causa di un grave infortunio, ovvero una lesione dell’ileo-psoas: ecco cosa dobbiamo sapere.
Si tratta di una condizione piuttosto comune tra gli sportivi, ma di cui purtroppo a volte non si parla abbastanza.
Dopo la sfortunata eliminazione agli Australian Open, il campione di tennis Rafael Nadal si è sottoposto ad alcuni accertamenti e ha scoperto di avere una grave lesione all’ileo-psoas. Si tratta di un infortunio che lo costringerà a ben 6-8 settimane di stop.
Ma cos’è esattamente il problema che ha colpito lo sportivo spagnolo? Si tratta di una problematica piuttosto comune tra chi pratica sport ma di cui purtroppo non si parla mai abbastanza e che potrebbe essere assolutamente prevenuta seguendo qualche piccolo accorgimento. Vediamo dunque tutto ciò che c’è da sapere.
L’ileo-psoas è uno dei muscoli più importanti che regolano i movimenti della gamba. Questo muscolo infatti è il più importante flessore dell’anca, per cui durante la contrazione ci permette di innalzare frontalmente la gamba come quando ad esempio cerchiamo di salire un gradino.
Inoltre è il maggiore responsabile della nostra postura, per cui un eventuale lesione a questo muscolo ci impedisce di stare correttamente in piedi ma anche di piegarci in avanti. Data la sua collocazione centrale, ovvero nella zona tra anca e colonna vertebrale, presenta un elevato rischio di infortuni che possono compromettere anche le più semplici azioni quotidiane.
Come riferiscono infatti gli ortopedici e i fisioterapisti, l’infiammazione dell’ileo-psoas è piuttosto frequente, soprattutto in chi pratica attività sportiva. Quando infatti viene sottoposto ad un sovraccarico meccanico a causa dell’eccessiva e intensa attività fisica (come nel caso di Nadal) ma anche nel caso in cui un esercizio venga eseguito in modo scorretto, si può andare incontro a lesioni di diverso tipo.
Se viene maggiormente colpito il tratto terminale del muscolo, ad essere compromessa è la capacità di movimento dell’anca, per cui il soggetto accusa particolare dolore quando tenta di muovere la gamba. Se invece ad essere infiammata è la regione più alta del muscolo, si può avvertire dolore verso l’osso sacro, con una conseguente riduzione del movimento del tronco.
Innanzitutto è bene precisare che un ruolo fondamentale è come sempre giocato dalla prevenzione per cui prima di sottoporsi ad attività fisica intensa cerchiamo di affidarci alla supervisione di un esperto che possa farci fare stretching e riscaldamento muscolare adeguati.
In secondo luogo, se l’infortunio è già avvenuto, l’unica alternativa che abbiamo è rivolgerci ad un esperto per valutare l’entità del danno. Infine si può tentare con un percorso terapeutico che mira al suo allungamento attraverso lo stretching oppure si può valutare l’utilizzo di un tutore in grado di favorire la guarigione.
Il famoso volto televisivo Francesca Cipriani ha parlato della sua malattia durante un'intervista. Ecco cosa…
Ascesso dentale. Ne hai mai sentito parlare? Provoca molto dolore e può richiedere un trattamento…
Il nemico invisibile ha una sintomatologia ben chiara. Riconosci tutti i sintomi del tumore al…
Vaccino antinfluenzale e anticovid: possono essere effettuati insieme nella stessa seduta? La parola agli esperti.…
Mantenere quanto più a lungo possibile la tua abbronzatura non è impossibile. Ma evita questi…
Francesco Facchinetti ha ammesso di soffrire di una patologia molto comune. Ecco cosa ha dichiarato…