Cure

Demenza senile, uno studio annuncia una scoperta sensazionale: “Basta farlo 2 volte a settimana”

Arriva una nuova sensazionale scoperta in tema di prevenzione dalla demenza senile: basta fare questa cosa due volte a settimana. 

Dal momento che non esiste ancora una cura per questa patologia neurodegenerativa è essenziale poter sfruttare al meglio ogni tipo di attività che ne possa prevenire l’nsorgenza.

Demenza senile – Fonte AdobeStock

Quando si ha a che fare con patologie neurodegenerative è essenziale poter sfruttare al meglio tutte le potenzialità dei percorsi preventivi. In caso di demenza senile o Alzheimer, spesso gli esperti hanno sottolineato l’importanza di mantenersi attivi sia dal punto di vista mentale che fisico.

Proprio su questo punto di recente sono arrivati importanti aggiornamenti in seguito ad uno studio dai risultati sensazionali. Sembrerebbe infatti che basti fare un certo tipo di attività due volte alla settimana per poter prevenire l’insorgenza di queste malattie.

Scoperta sensazionale sulla demenza senile: previenila con questa attività due volte a settimana

Che anche l’attività fisica possa contribuire a ridurre l’atrofia cerebrale negli anziani era stato già supposto diverse volte. Spesso i medici hanno infatti suggerito di praticare determinati esercizi per prevenire l’insorgenza di patologie neurodegenerative come demenza senile e Alzheimer.

Prevenire la demenza senile – Fonte AdobeStock

Un recente studio ha fatto in tal senso una scoperta sensazionale, rivelando che ci sono particolari tipi di attività che aiuterebbero a migliorare le funzioni cognitive nei soggetti più in là con l’età. I ricercatori dell’Albert Einstein College of Medicine hanno infatti posto l’accento sui benefici dati dal ballo liscio. Un’attività che oltre a fare bene fisicamente – in quanto attività aerobica – è essenziale anche a livello sociale e dunque intellettivo.

Per dimostrare la loro teoria hanno reclutato 25 persone over 65 dividendoli in due gruppi. I primi hanno svolto per circa 6 mesi lezioni di ballo liscio due volte alla settimana, mentre i secondi hanno praticato attività tramite tapis roulant. I risultati ottenuti sono stati a dir poco sorprendenti poiché entrambi hanno migliorato il livello di attenzione, la capacità di ragionamento e di pianificazione ma coloro che hanno seguito le su menzionate lezioni hanno palesato dei miglioramenti decisamente più netti.

In questi è stata notata anche una ridotta atrofia nell’ippocampo, una regione del cervello che svolge un ruolo fondamentale nel funzionamento della memoria e che risulta particolarmente colpita nei pazienti che manifestano demenza senile o Alzheimer.

Sembra insomma che la danza non sia utile solo per tenersi fisicamente attivi, ma che abbia anche degli interessanti risvolti cognitivi proprio perché si pone come un’attività sociale. I risultati, ad ogni modo, dovranno essere ulteriormente studiati per poter confermare l’ipotesi, ma è certo che il ballo liscio potrebbe essere un’ottima ed economica soluzione per poter ridurre il rischio di manifestazione di patologia neurodegenerativa.

Claudia Anania

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