Arriva un nuovo accordo per i medici di base e le farmacie che riguarda il piano vaccinale.
Si torna a discutere della importanza di sottoporsi, soprattutto nel caso dei più piccoli, ai vaccini e di come assicurare che tutti possano avere un punto di riferimento per poter prenotare la somministrazione. Questo soprattutto dal momento che il problema della carenza di personale ad oggi non è stata ancora risolta.
In tal senso la soluzione più logica, dal momento che ha funzionato perfettamente in pandemia, è permettere alle farmacie e ai medici di base di poter effettuare questo tipo di trattamento. Questo almeno è quanto definito nel Piano nazionale di prevenzione vaccinale del triennio 2023-2025.
Vediamo dunque cos’è stato stabilito nel dettaglio nella nuova stesura di questo strumento che dovrebbe essere approvato entro febbraio.
Da anni ormai gli esperti tentano di fare campagna di sensibilizzazione affinché sempre più cittadini si sottopongano ai tanto discussi vaccini, visti con preoccupazione a causa dei presunti effetti avversi. A destare particolare preoccupazione sono quelli per i vaccini raccomandati nei primi anni di età. Nel 2021 si è infatti assistito ad un miglioramento generale delle coperture per quanto riguarda polio e morbillo che purtroppo a 24 mesi non raggiungono nemmeno il 95%.
L’obiettivo prefissato dal piano nazionale di prevenzione vaccinale è però di mantenere lo stato di polio-free e riuscire ad eliminare anche malattie come il morbillo e rosolia. Allo stesso tempo migliorare la prevenzione nel caso di HPV ovvero il Papilloma virus, il maggiore fattore di rischio nel caso di tumore al collo dell’utero.
Oltre dunque a fare campagna di sensibilizzazione, si rende necessario garantire maggiori punti dove i cittadini possono recarsi per poter ottenere il trattamento. La risposta è arrivata grazie alla campagna Anti-Covid, momento in cui farmacie e medici di base hanno avuto il via libera per poter inoculare il trattamento.
Si pensa dunque di poter fare lo stesso anche con i vaccini su menzionati. Questo in modo da avere maggiori possibilità e velocizzare soprattutto il procedimento rendendolo anche più semplice per i cittadini ma anche per i professionisti. Le modalità specifiche saranno poi stabilite a livello regionale, ma intanto è necessaria una riunione tecnica per poter definire i dettagli generali, cosa che dovrebbe essere prevista entro il 2 febbraio (con l’eventuale approvazione del nuovo piano entro la fine del mese).
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