Cure

Piano vaccinale, nuovo accordo per medici di base e farmacie: ecco cosa dovranno fare

Fare il vaccino in farmacia – Fonte AdobeStock

Arriva un nuovo accordo per i medici di base e le farmacie che riguarda il piano vaccinale.

Si torna a discutere della importanza di sottoporsi, soprattutto nel caso dei più piccoli, ai vaccini e di come assicurare che tutti possano avere un punto di riferimento per poter prenotare la somministrazione. Questo soprattutto dal momento che il problema della carenza di personale ad oggi non è stata ancora risolta.

In tal senso la soluzione più logica, dal momento che ha funzionato perfettamente in pandemia, è permettere alle farmacie e ai medici di base di poter effettuare questo tipo di trattamento. Questo almeno è quanto definito nel Piano nazionale di prevenzione vaccinale del triennio 2023-2025.

Vediamo dunque cos’è stato stabilito nel dettaglio nella nuova stesura di questo strumento che dovrebbe essere approvato entro febbraio.

Vaccinazioni, a che punto siamo in Italia

Da anni ormai gli esperti tentano di fare campagna di sensibilizzazione affinché sempre più cittadini si sottopongano ai tanto discussi vaccini, visti con preoccupazione a causa dei presunti effetti avversi. A destare particolare preoccupazione sono quelli per i vaccini raccomandati nei primi anni di età. Nel 2021 si è infatti assistito ad un miglioramento generale delle coperture per quanto riguarda polio e morbillo che purtroppo a 24 mesi non raggiungono nemmeno il 95%.

L’obiettivo prefissato dal piano nazionale di prevenzione vaccinale è però di mantenere lo stato di polio-free e riuscire ad eliminare anche malattie come il morbillo e rosolia. Allo stesso tempo migliorare la prevenzione nel caso di HPV ovvero il Papilloma virus, il maggiore fattore di rischio nel caso di tumore al collo dell’utero.

Vaccinazione – Fonte AdobeStock

Vaccinazioni, il piano per poter assicurare maggiore copertura

Oltre dunque a fare campagna di sensibilizzazione, si rende necessario garantire maggiori punti dove i cittadini possono recarsi per poter ottenere il trattamento. La risposta è arrivata grazie alla campagna Anti-Covid, momento in cui farmacie e medici di base hanno avuto il via libera per poter inoculare il trattamento.

Si pensa dunque di poter fare lo stesso anche con i vaccini su menzionati. Questo in modo da avere maggiori possibilità e velocizzare soprattutto il procedimento rendendolo anche più semplice per i cittadini ma anche per i professionisti. Le modalità specifiche saranno poi stabilite a livello regionale, ma intanto è necessaria una riunione tecnica per poter definire i dettagli generali, cosa che dovrebbe essere prevista entro il 2 febbraio (con l’eventuale approvazione del nuovo piano entro la fine del mese).

Claudia Anania

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