Antibiotici, un recente studio annuncia: passi avanti nella lotta contro i superbatteri
Grazie ad un recente studio arrivano importantissimi passi avanti sugli antibiotici nella lotta contro i superbatteri.
Tra i problemi più gravi che ad oggi ci troviamo ad affrontare c’è senza dubbio l’antibiotico-resistenza. Un fattore divenuto sempre più comune a causa dell’uso improprio di questo rimedio farmacologico che potrebbe portare a gravissime conseguenze.
La resistenza a questi farmaci infatti rende decisamente può ardua la battaglia contro determinati tipi di agenti patogeni e in particolare contro i superbatteri, ovvero microrganismi particolarmente ostici da eliminare.
Per fortuna i ricercatori hanno fatto enormi passi avanti in tal senso e sembra che ad oggi sia stata trovata una potente tossina in grado di aiutarci ad eliminare anche gli agenti patogeni più ostici. Vediamo di cosa si tratta.
Antibiotico, scoperta una potentissima tossina vegetale contro i superbatteri
Nonostante dunque ad oggi le informazioni in campo medico siano abbastanza diffusi e accessibili alla popolazione, purtroppo si fa ancora un uso completamente errato di alcuni medicinali come l’antibiotico. Nonostante infatti sia stato ribadito più e più volte che questo rimedio farmacologico sia da utilizzare soltanto in caso di infezione batterica e previo consulto medico, ad oggi i dati sul suo consumo sono a dir poco allarmanti.
Proprio per questo in molti hanno iniziato a sviluppare una certa resistenza agli antibiotici. Un fattore gravissimo che può mettere a repentaglio la nostra salute impedendoci di combattere adeguatamente questo tipo di agente patogeno. Per fortuna però i ricercatori non hanno mai smesso di lavorare a soluzioni alternative e più efficaci, scoprendo infine che esiste una potente tossina vegetale (l’albicidina). Viene prodotta da un batterio che solitamente aggredisce la canna da zucchero e potrebbe rivelarsi una candidata ideale nella lotta ai superbatteri.
Cos’è l’albicidina e come potrebbe agire contro i super batteri
Per albicidina intendiamo una potentissima tossina prodotta dall’agente patogeno che solitamente colpisce le piante Xanthomonas albilinans e che in genere causa una terribile ustione alle foglie della canna da zucchero. Nonostante però sia utilizzata dal batterio per attaccare la piante, sembra che questa sostanza sia in grado di uccidere numerosi batteri come l’Escherichia coli e lo Stafilococco aureo.
Lo studio dell’albicidina è stato fino ad oggi particolarmente complesso, perché i ricercatori non sapevano esattamente come potesse agire sul bersaglio scelto, ovvero l’enzima batterico DNA girasi – che effettua un processo noto come superavvolgimento per legarsi al materiale genetico, una procedura vitale per il funzionamento cellulare.
Nuove strumentazioni però hanno consentito ad un team di ricerca tedesco e polacco di scoprire come l’albicidina si lega alla girasi, ovvero creando una specie di L che gli permette di interagire con il materiale genetico in modo a dir poco unico. Potrebbe quindi rappresentare la chiave per riuscire ad agire sui batteri più resistenti agli antibiotici.