“Rischio diffusione elevato”: cresce la preoccupazione dell’OMS, prossimi mesi fondamentali
Sale la soglia di preoccupazione da parte dell’OMS a causa del rischio di diffusione altissimo di una “nuova” malattia.
Negli ultimi mesi un nuovo scenario sanitario ha preoccupato enormemente gli esperti. Un caso che ha attirato l’attenzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha registrato un notevole aumento di casi in riferimento ad una grave patologia.
Si tratta di una malattia contro cui ancora l’essere umano non ha vinto del tutto, ma che al momento si sta manifestando con una frequenza maggiore. Una malattia che ha raggiunto anche quelle regioni nel mondo in cui non si verificavano casi da ormai moltissimo tempo.
Gli ultimi dati riportano infatti che ad essere colpiti oggi non sono più solo i paesi del terzo mondo, ma anche quelli considerati più “ricchi”.
La preoccupazione è alta, un’altra pandemia minaccia lo scenario internazionale
Che la battaglia contro la poliomielite non fosse ancora vinta del tutto era un fatto noto. Di recente però l’attenzione degli esperti è cresciuta esponenzialmente a causa dell’aumento delle infezioni anche in paesi come Canada, Regno Unito, Israele e Stati Uniti. Si aprono dunque nuovi e pericolosi fronti secondo gli esperti e per questo l’OMS ha confermato che il virus della polio rientra tra le emergenze sanitarie pubbliche di interesse nazionale.
Ad oggi resta in circolo una variante contro cui ancora non si è riusciti ad intervenire completamente. Al momento, è bene precisarlo, i paesi maggiormente a rischio sono Afghanistan e Pakistan con l’aggiunta di alcuni casi in Mozambico. Secondo gli esperti comunque i prossimi mesi saranno determinanti per cercare di arginare il problema. Il rischio di diffusione al momento però è altissimo e si parla anche della possibilità che il virus possa raggiungere anche i paesi al alto reddito.
Poliomielite, cos’è e quali sono i sintomi
Quando parliamo di poliomielite ci riferiamo ad una gravissima malattia infettiva che colpisce il sistema nervoso centrale con danni soprattutto ai neuroni motori e al midollo spinale. Il contagio avviene per via oro-fecale, ovvero assumendo acqua e cibi contaminati ma anche al contatto con la saliva dei soggetti malati o toccando erroneamente le feci. In genere colpisce soggetti di tutte le età ma si manifesta più facilmente nei bambini sotto i tre anni.
I primi sintomi sono febbre, vomito, stanchezza e irrigidimento del collo accompagnato da dolore agli arti. Nei casi più gravi può portare ad una paralisi irreversibile, mentre alcuni possono morire a causa della paralisi dei muscoli respiratori. Ciò che però preoccupa maggiormente gli esperti è che ad oggi non esistono vere e proprie cure per la poliomielite, ma solo trattamenti sintomatici che possono minimizzare gli effetti della patologia, ovvero la prevenzione attraverso la vaccinazione.