Proteina del latte nel tiramisù, non consumarlo per nessuna ragione: corri un grave pericolo
Sono state riscontrate delle proteine del latte in un noto marchio di tiramisù. Se lo hai acquistato, non consumarlo assolutamente.
Negli ultimi giorni è emersa una notizia a dir poco preoccupante. Un noto marchio che produce tiramisù vegani, e che pertanto non dovrebbe contenere tracce di proteine animali, purtroppo ha al suo interno proteine del latte.
Una situazione che ha portato al ritiro di un lotto specifico del prodotto, ma sembra che la situazione sia notevolmente peggiorata. Questo a causa di un gravissimo incidente verificatosi proprio in questi giorni e che ha dunque aumentato la soglia di guardia in merito a questo prodotto.
Vediamo dunque quale caso che ha allertato i consumatori e quali sono state le decisioni prese in merito al prodotto.
Proteine del latte nel tiramisù vegano, un caso fatale
Un gravissimo incidente in questi giorni ha attirato l’attenzione dei consumatori di prodotti vegani. Si tratta della notizia di una ragazza morta per shock anafilattico dopo aver ingerito un tiramisù presentato come vegano e nel quale invece sono state ritrovate tracce di proteine del latte.
La ragazza ha ordinato il dolce lo scorso 26 gennaio in un fast-food nel quale si era recata con il proprio fidanzato. La giovane, che fin da piccola aveva una fortissima intolleranza a questo nutriente, ha accusato subito problemi respiratori. Subito è stata pertanto portata in ospedale per un ricovero immediato. Dopo 10 giorni di coma però la ragazza è deceduta. Un evento per cui oggi sono indagate ben 4 persone per omicidio colposo.
Tiramisù con tracce di proteine del latte, i provvedimenti presi
In questi giorni il prodotto, per la precisione il Tiramisun vegano a marchio Mascherpa prodotto dall’azienda Glg Srl, aveva subito un ritiro dal mercato di alcuni lotti specifici. In seguito però all’incidente che si è verificato proprio in questi giorni, la situazione è mutata. A darne notizia è stato il Ministero della Salute con un comunicato pubblicato sul proprio sito.
Sembra infatti che l’azienda produttrice si sia vista corretta al ritiro del prodotto e che ad oggi non riguardi più soltanto uno specifico lotto ma tutti quelli che erano stati proposti sul mercato. Ovviamente il dicastero ha anche invitato i consumatori a non mangiare assolutamente il prodotto e a riportarlo presso il punto vendita dov’è stato acquistato a prescindere dunque dal lotto comprato.