La demenza senile è una malattia contro cui ancora oggi abbiamo pochi strumenti, ma possiamo ritardare la comparsa dei sintomi.
Ad oggi purtroppo le malattie neurodegenerative come demenza senile o Alzheimer ancora non hanno una cura definitiva, ma sono moltissime le ricerche che si sono concentrate negli anni sul tema della prevenzione e su terapie che possano rallentarne la progressione migliorando la qualità della vita del paziente colpito.
Proprio in tal senso di recente è stata condotta un’attenta analisi sulle abitudini dei soggetti più in là con l’età per stabilire se ce ne sono alcune in grado di rallentare questa terribile malattia ed è emerso che effettivamente esistono delle accortezze che possono aiutarci enormemente in questo caso.
Si passa per consuetudini alimentari fino ad altri tipi di attività che hanno dimostrato una correlazione con un minor decadimento cognitivo; vediamo quali sono le più utili da mettere in pratica.
Quando si ha a che fare con malattie neurodegenerative sostanzialmente si devono affrontare problemi che riguardano prevalentemente un costante e veloce declino cognitivo – un evento che non possiamo evitare completamente ma che possiamo rendere però meno rapido. Una recente indagine condotta in Cina ha infatti dimostrato che determinati stili di vita possono contribuire a rallentare questo processo.
Innanzitutto, come si può immaginare anche in base a risultati di precedenti studi, un ottimo modo per ostacolare il declino cognitivo passa per alcune attività sociali e fisiche tipiche dei soggetti più in là con l’età. Analizzando i dati di ben 29.000 anziani, gli esperti hanno infatti notato che quelli che praticano esercizio fisico regolare hanno molti meno problemi – si stima circa 150 minuti di attività moderata o 75 di tipo più intenso a settimana.
Fondamentale inoltre anche il ruolo giocato da attività cognitive di qualunque tipo, come leggere o giocare a carte o impegnarsi in altri ambiti che abbiano la socialità al suo centro. Non solo fare questo tipo di attività mantiene attivo il cervello, ma permette anche di interagire con il prossimo, un fattore che si è rivelato fondamentale per evitare il decadimento cognitivo.
Anche mantenere buone abitudini alimentari è ovviamente fondamentale in età avanzata, per cui è bene tener presente che gli anziani dovrebbero avere una dieta il più possibile leggera ma variegata. Via libera ovviamente a frutta e verdura ma anche alle proteine.
I ricercatori hanno stilato una vera e propria lista composta da 12 cibi in particolare: pesche, carne, frutta, latticini, verdura, sale, olio, cereali, uova, legumi, tè e noci. Da evitare assolutamente invece vizi come alcol e fumo – anche se ogni tanto un bicchiere può anche essere concesso, soprattutto se parliamo di vino (come dimostrato da moltissime ricerche passate.
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