Il kiwi può essere assolutamente eccezionale durante la dieta, ma non per tutti e anzi possono essere piuttosto dannosi.
I kiwi sono frutti assolutamente eccezionali, ricchi di proprietà nutritive e decisamente poco calorici, pertanto consigliati in moltissimi casi quando si ha a che fare con un regime alimentare che mira alla perdita di peso.
Questo alimento tipicamente invernale e assolutamente gustoso ha però delle precise controindicazioni in particolare i soggetti e pertanto si può andare incontro a gravi effetti collaterali in caso di determinate patologie pregresse.
Facciamo dunque luce su chi dovrebbe prestare molta attenzione a mangiare questo frutto e quali rischi può correre.
Tra i frutti più gustosi ma a volte bistrattati c’è senz’altro il kiwi, frutto invernale solitamente utilizzato in macedonie e dolci dalle eccellenti proprietà benefiche. Si tratta infatti di un alimento incredibilmente ricco di vitamina C (ne contiene addirittura più di agrumi come arancia e limone) che può vantare grandi proprietà antiossidanti e perfino diuretiche.
In soli 100 g di frutto sono infatti contenuti ben 85 mg di Vitamina del gruppo C, 400 mg di potassio e 0,5 mg di ferro – tutti nutrienti assolutamente essenziali per il nostro organismo. Si tratta infine di un alimento decisamente poco calorico, circa 48 cal per 100 g di prodotto, per cui è decisamente adatto in caso di dieta e adatto anche per ridurre il senso di gonfiore nelle prime fasi del dimagrimento. Nonostante ciò, alcuni soggetti dovrebbero prestare moltissima attenzione a non eccedere con la sua assunzione, dal momento che può diventare piuttosto dannoso per la loro salute.
Bene dunque il kiwi sia particolarmente indicato in moltissimi regimi alimentari, è bene tener presente che si tratta di un frutto decisamente allergizzante, per cui i soggetti più “delicati” sotto questo profilo dovrebbero fare attenzione in quanto possono incorrere nel rischio di manifestare orticaria e difficoltà respiratorie.
Inoltre è decisamente sconsigliato a chi soffre di diverticolosi, poiché i semi potrebbero insediarsi nell’intestino e provocare infiammazione; per lo stesso motivo anche chi soffre di colite o problemi di tipo gastrointestinale come ulcere o sindrome da colon irritabile dovrebbero prestare molta attenzione ed evitare il suo abuso.
Infine anche in caso di assunzione di farmaci come anticoagulanti è bene limitare la quantità di kiwi mangiata, dal momento che la vitamina K in esso contenuta può interferire con l’effetto di questo medicinale e aumentare il rischio di emorragia.
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