Liquirizia, in alcuni casi è bene non assumerla: la tua salute corre un grave rischio
Non sempre la liquirizia è benefica per il nostro corpo, in alcuni casi è bene non assumerla per non far correre rischi alla nostra salute.
Da sempre si associa la liquirizia ad enormi benefici, dal momento che ha delle proprietà che in alcuni casi possono risultare essenziali per il nostro benessere, ma non è purtroppo un alimento adatto a tutti e anzi, in alcune circostanze, può risultare piuttosto dannosa.
Sia che si tratti di caramelle gommose – le famose rotelle di liquirizia – o anche della sua forma più pura, ad esempio i bastoncini di radice da masticare lentamente – è bene consultare un medico prima di assumerla e rispettare le dosi che ci vengono consigliate.
Questo, come anticipato, per evitare i numerosi danni che può provocare in alcuni soggetti che presentano già alcuni tipi di patologie e che pertanto seguono un piano terapeutico il cui effetto può essere alterato da questo alimento.
Liquirizia: quali sono i suoi effetti benefici
Fin dall’antichità la liquirizia è stata considerata un vero e proprio scrigno di benessere per il nostro organismo; basti pensare che nella medicina tradizionale cinese si utilizza per guarire da una serie di disturbi sia di tipo gastrointestinale che di tipo respiratorio.
Il suo consumo è infatti consigliato per favorire la protezione della mucosa gastrointestinale ma anche per favorire il rilassamento della muscolatura di stomaco e intestino risolvendo così problemi come spasmi nella zona. Inoltre, come anticipato, è utile anche per trovare sollievo da problemi come tosse, bronchite e altri sintomi influenzali. Anche ai pazienti che hanno problemi di pressione bassa è consigliato il consumo di questo alimento ed è proprio qui che dobbiamo fare attenzione.
Chi dovrebbe assolutamente evitarla
Proprio dal momento che la liquirizia viene consigliata a chi ha problemi di pressione bassa, vien da sé che ha un certo influsso sulla pressione sanguigna e per tanto non dovrebbe mai essere consumata da chi soffre di ipertensione – al massimo se ne possono mangiare 20 grammi al giorno, ma previo consulto medico.
Questa però non è l’unica circostanza in cui dovremmo prestare attenzione, dal momento che anche chi ha problemi di insufficienza renale, diabete o ritenzione idrica non può assumerne in dosi del tutto incontrollate. Allo stesso modo si dovrebbe cercare di evitare anche nel caso di uso della pillola anticoncezionale, dal momento che può potenziare l’effetto di ipopotassemia (ovvero riduzione del potassio nel sangue) e ipertensione. Infine anche le donne in gravidanza o che allattano dovrebbero assumerla con estrema cautela al fine di non provocare danni al feto o non avere problemi di carenza di latte.