Autismo, sin dall’infanzia è impossibile farne a meno: terapia dagli effetti incredibili
In caso di autismo sin dall’infanzia è impossibile fare a meno di questa terapia, gli effetti sono a dir poco incredibili.
Quando si ha a che fare con condizioni molto particolari come l’autismo è necessario intervenire con un approccio estremamente personale – dal momento che possono essere molto diverse le problematiche manifestate dal paziente.
Tra le terapie che però sembrano essere particolarmente adatte a quasi tutti i soggetti – con rarissime eccezioni dunque – ce n’è una in particolare che è possibile mettere in pratica sin dall’infanzia e che secondo gli esperti si è dimostrato particolarmente benefico.
Vediamo dunque qual è l’approccio maggiormente utilizzato anche in tenera età per cercare di trattare al meglio l’autismo.
Autismo, cos’è e cosa comporta nel paziente
Per autismo intendiamo una neurodiversità che alcuni pazienti manifestano in giovanissima età e che in genere influenza la capacità di interazione e comunicazione. Trattandosi di un disturbo permanente, non esiste un trattamento che possa eliminare definitivamente tutte le difficoltà manifestate nel soggetto – che di solito comprendono anche atteggiamenti ripetitivi o anche deficit dell’apprendimento a seconda della tipologia di problematica manifestata.
Vale la pena precisare infatti che non esiste una forma rigida e definita di autismo, ma un’ampia varietà che dipende dalle caratteristiche manifestate dal soggetto colpito (definito “spettro”). Al tempo stesso però è bene tener presente che non si tratta di una patologia, dal momento che il paziente presenta un normale sviluppo neurologico.
Infine vale la pena sottolineare che ad oggi la causa dell’autismo è ancora sconosciuta ma secondo gli esperti – che hanno studiato a lungo questa problematica – sarebbe collegato ad una serie di fattori genetici e ambientali piuttosto eterogenei (si può dunque parlare di una mutazione genetica ma anche di problemi durante la gravidanza).
Autismo, la terapia ad oggi più utilizzata per aiutare i pazienti
Nonostante dunque non esista una terapia che riesca ad annullare tutte le difficoltà nel paziente, ad oggi esistono una serie di approcci che si sono dimostrati più che efficaci nel riuscire questo tipo di condizione e tra le più utilizzate abbiamo la musicoterapia. Si tratta di una disciplina che sfrutta per l’appunto la musica come uno strumento educativo o terapeutico, che sembra essere in grado di agire sullo stato d’animo del paziente e sul controllo delle proprie emozioni.
In particolare nei soggetti autistici è in grado di migliorare le capacità di interazione e comunicazione, permettendo dunque anche nei pazienti più giovani di ottenere degli enormi miglioramenti nella gestione dei disturbi. In questo caso l’esperienza musicale ha il preciso obiettivo di sviluppare le tecniche comunicative e stimolare l’empatia rafforzando dunque la manifestazione delle emozioni.
Per quanto riguarda il funzionamento a livello biologico di questa tecnica, è noto che la musica sia in grado di influenzare l’asse ipotalamo-ipofisario ma anche il sistema nervoso autonomo permettendo dunque di modulare diverse risposte metaboliche nel paziente – interessando ad esempio il centro del piacere.