Cellule tumorali nel sangue, enorme passo avanti nella diagnosi: per riconoscerle basteranno pochi minuti
Sono stati fatti enormi passi avanti per quanto riguarda la diagnosi dei tumori attraverso le cellule nel sangue, per riconoscerle basta pochissimo.
Lo abbiamo ripetuto spesso, la vera arma per riuscire ad avere maggiori chances di combattere un tumore di qualunque tipo e riuscire ad effettuare la diagnosi precoce, in modo che il cancro possa essere aggredito nelle fasi iniziali e dunque prima che possa divenire metastatico.
Per questo ovviamente i ricercatori sono impegnati nel trovare nuovi e più efficaci strumenti diagnostici che possano aiutare proprio nell’avere un responso tempestivo e poter dunque iniziare un efficace piano terapeutico.
Proprio di recente è stato fatto un enorme passo avanti in tal senso ed è stato messo a punto un nuovo strumento per il riconoscimento delle cellule tumorali nel sangue.
Tumori, da oggi la diagnosi richiederà pochi minuti
Quando si ha a che fare dunque con un tumore la chiave del successo è nella tempestività con cui si può giungere ad una diagnosi – essenziale per intervenire ai primi stadi e dunque prima che possa creare metastasi – ovvero estendersi oltre la sede originale. Proprio per questo i ricercatori sono sempre impegnati nel cercare di sviluppare nuove tecniche o strumenti per rendere più veloce gli esami necessari per poter avere un responso affidabile.
Di recente un gruppo di ricercatori del CNR (ovvero del consiglio nazionale delle ricerche) è riuscito a sviluppare una nuova tecnologia di imaging combinata, la quale attraverso l’analisi di una luce che raggiunge le cellule e il loro metabolismo è in grado di rendere facilmente identificabile le cellule tumorali che si trovano in circolo nel sangue – esattamente quelle responsabili della diffusione delle metastasi su menzionate.
Nuovo test per identificare le cellule tumorali nel sangue: come funziona
Per riuscire a mettere a punto questo particolare strumento i ricercatori sono partiti da una scoperta sensazionale, ovvero che le cellule tumorali assimilano enormi quantità di glucosio (circa 10 volte più rapidamente di quelle normali). Analizzando dunque l’assorbimento di queste molecole in queste circostanze sono riusciti a perfezionare un sistema di radiazione laser grazie al quale è stato possibile illuminare le molecole anche senza utilizzare particolari marcature.
Con questa innovativa tecnologia dunque gli esperti sono riusciti a distinguere le cellule tumorali dai leucociti in pochissimo tempo pur mantenendo un’affidabilità del 100%. Una situazione che, come spiegato dalla ricercatrice e Maria Antonietta Ferrara del CNR, oggi pone le basi per un rilevamento precoce dei tumori e soprattutto di un nuovo metodo di isolamento delle cellule tumorali.