Coloranti alimentari, attenzione se vedi questa etichetta: rischi patologie gravi
Fai moltissima attenzione ai coloranti alimentari riportati sulle etichette, puoi rischiare patologie davvero gravi.
Da sempre gli esperti ci consigliano di fare attenzione ai coloranti e conservanti presenti nei prodotti confezionati, dal momento che non sono esattamente benefici per il nostro organismo. In alcuni casi però è bene prestare particolare attenzione, perché il rischio che corriamo può essere decisamente più grave del previsto.
Ci sono alcuni elementi infatti, purtroppo piuttosto comuni negli snack, che potrebbero addirittura aumentare il fattore di rischio di malattie decisamente gravi. Il loro consumo a lungo termine infatti può avere un impatto più che negativo sul nostro organismo per cui dobbiamo tenercene alla larga il più possibile.
Quando facciamo la spesa, dunque, leggiamo attentamente l’etichetta e facciamo attenzione alla presenza di questi coloranti in particolare.
Coloranti negli alimenti confezionati, fai attenzione a questi in particolare
Ad oggi siamo perfettamente consapevoli dei rischi che corriamo nell’assumere prodotti confezionati come gli snack, soprattutto dal punto di vista nutrizionale ma anche per quanto riguarda la presenza di coloranti e conservanti al loro interno – che ovviamente non sono benefici per il nostro organismo – ma dovremmo imparare a farea ancora più attenzione perché alcuni di questi possono portare all’insorgenza di gravi patologie.
In particolare gli effetti più dannosi possono essere provocati dal consumo per periodi più o meno lunghi del rosso allura, che solitamente troviamo in etichetta con la sigla E129. Si tratta di un prodotto che, come hanno rivelato anche i ricercatori della MacMaster University, si può trovare tanto nelle bevande quanto nei dolci confezionati.
Colorante negli alimenti, che problemi può causare l’assunzione del rosso allura
Dal momento che ancora oggi poco si sa sugli effetti che i coloranti possono avere sull’organismo – e in particolare sull’intestino (organo deputato all’assorbimento degli alimenti che ingeriamo) – i ricercatori della MacMaster University hanno deciso di porre l’accento proprio su questo punto, con risultati davvero poco incoraggianti.
Sembra infatti che l’assunzione per lunghi periodi del rosso allura possa facilitare l’insorgenza di patologie come la sindrome del colon irritabile, una condizione in cui il paziente avverte forti dolori addominali con andamento stitico o diarroico ma anche misto che può comportare anche un marcato senso di debolezza e affaticamento nel soggetto colpito.
Inoltre questo stesso colorante può aumentare il rischio di manifestazione di malattie ancora più gravi come il morbo di Chron – malattia infiammatoria intestinale caratterizzata da un’attivazione immunitaria di tipo cronico nel tratto gastrointestinale che colpisce lo stesso organo – ma anche la colite ulcerosa, patologia infiammatoria in cui si creano delle lesioni nel colon.