Lotta al Fumo, statistiche tragiche: interviene il Ministero
Ancora una volta il Ministero della Salute interviene sul tema della lotta al fumo, proponendo delle statistiche tragiche.
Per riuscire a prevenire l’insorgenza delle patologie più gravi, la prevenzione è essenziale e in particolare saper eliminare i vizi più dannosi che ormai purtroppo caratterizzano gran parte della popolazione – soprattutto italiana.
In un recente report del Ministero della Salute è di nuovo emerso il tema della lotta al fumo, dal momento che purtroppo le statistiche sui nuovi casi di tumore ai polmoni confermati ogni anno sono davvero tragici e in aumento rispetto agli anni passati.
Ecco dunque cosa dice il Dicastero e come intende agire su questo punto per riuscire ad abbassare la soglia di diagnosi effettuate ogni anno.
Ministero della Salute lancia l’allarme, le statistiche sui tumori sono preoccupanti
Uno dei tumori che al momento preoccupa maggiormente gli esperti è quello ai polmoni, soprattutto perché è uno tra quelli che può essere prevenuto eliminando fattori di rischio come il fumo – al contrario di altre neoplasie per cui purtroppo non esiste una vera e propria prevenzione da mettere in atto. Secondo i dati diffusi nelle ultime ore, nel 2022 sono stati stimati più di 390.000 nuovi casi di cancro ai polmoni – con un incremento di oltre 14.000 casi in soli due anni.
Un dato a dir poco preoccupante per cui ancora una volta il Ministero della Salute – e in particolare il ministro Orazio Schillaci – hanno deciso di intervenire con una campagna per sensibilizzare la popolazione al tema della lotta al fumo e, soprattutto, allo screening frequente che possa dunque permettere una diagnosi precoce. Secondo la campagna promossa in queste ore, #laprioritàseitu, è essenziale ovviamente smettere di fumare e non consumare tabacco in nessuna forma ma anche rendere la propria casa libera dal fumo.
Tumore ai polmoni, i primi sintomi e gli esami da fare
Come abbiamo visto dunque il tumore ai polmoni è tra le forme più diffuse di neoplasie, soprattutto negli ultimi anni a causa di vizi come il fumo, per cui è bene non solo fare una campagna di sensibilizzazione per imparare a ridurre i rischi ma anche permettere alle persone di conoscere quali siano le prime avvisaglie in modo da intervenire tempestivamente.
Il fumo è uno dei più importanti fattori di rischio che favoriscono lo sviluppo di un tumore.
Cosa puoi fare?
🚭Non Fumare.
🚭Non consumare nessuna forma di tabacco.
🚭Rendi la tua casa libera dal fumo.#laprioritàseitu🔗https://t.co/oYQzyOusUE pic.twitter.com/BYtyGrvkgU
— Ministero della Salute (@MinisteroSalute) February 14, 2023
Nel caso di questa neoplasia i sintomi sono molto specifici e facilmente riconoscibili – ovvero tosse persistente, presenza di sangue quando di tossisce, dolore al petto e mancanza di respiro, stanchezza e perdita di peso inspiegabile, ingrossamento dei linfonodi.
Per quanto riguarda gli esami da fare, è essenziale rivolgersi subito ad un medico ed eseguire una tac toracica, addominale e al cervello (per valutare la progressione della patologia) ma anche radiografia del torace, esame citologico dell’esecrato, broncoscopia e biopsia.