Attenzione alle auto elettriche: inquinano anche loro | La bufala sullo smog
Fai moltissima attenzione alle auto elettriche, inquinano anche loro e molto più di quanto dichiarato, una vera bufala sullo smog.
Fino ad oggi le auto elettriche sono stati sponsorizzati come il passaggio naturale per cercare di ridurre le emissioni di smog e dunque di abbassare le preoccupanti soglie dell’inquinamento dell’aria che sono state riscontrate negli ultimi anni.
Con il loro costo piuttosto elevato, queste macchine promettono di riuscire a ad inquinare molto meno rispetto ad una tradizionale pur mantenendo un’autonomia di viaggio più che soddisfacente. Sembra però che le cose non stiano così.
Le ultime ricerche su questi mezzi di trasporto hanno infatti dimostrato che inquinano e molto più di quanto ci si aspettava.
Auto elettriche, la bufala sull’inquinamento è stata smascherata
Negli ultimi anni si è parlato tantissimo della transizione ecologica per la necessità di ridurre la soglia di inquinamento dell’aria – che rappresenta un doppio pericolo, ovvero per l’ambiente ma anche per la nostra salute. In tal senso le auto elettriche – o per essere più precisi le plug-in hybrid – sono state assunte come simbolo di questa “battaglia”, dal momento che promettono di muoversi agilmente anche per lunghi tragitti riducendo le emissioni al minimo.
Sembra però che le cose non stiano affatto così, come confermato da una recente ricerca promossa da dal gruppo Transport & Environment e portata avanti dai ricercatori dell’Università di Tecnologia di Graz in Austria. Stando alle loro analisi – condotta su tre modelli di auto (BMW, Peugeot e Renault), le soglie di inquinamento sono dal 20 al 70% maggiori rispetto a quanto ufficialmente reso noto dalle case automobilistiche. Il motivo è nel consumo di carburante maggiore a quanto suggeriscano i dati di laboratorio – un fattore che indice sia sull’inquinamento quanto anche sulle tasche dei consumatori.
Plug-in Hybrid, la replica delle case automobilistiche coinvolte
Dopo aver reso noti questi dati, chiaramente i consumatori si sono a lungo interrogati sui numeri che erano stati diffusi dalle case automobilistiche e sul motivo per cui discordavano così tanto da quelli forniti dai ricercatori. Il motivo in realtà è molto semplice, ovvero i test condotti in laboratorio non tengono conto delle reali prestazioni di un’auto in mezzo al traffico, mentre gli esperti dell’università questi test li hanno condotti proprio su strada.
Una della case la cui macchina è stata sottoposta ai test, ovvero la BMW, ha però replicato che sono obbligati ad includere i dati raccolti in laboratorio sulle emissioni e che comunque non dovrebbe sorprendere che i numeri differiscano. Allo stesso tempo però, precisa l’azienda, le vetture ibride sono essenziali per lo sviluppo di una coscienza ecologista nei cittadini – che un domani potrebbero passare alle elettriche.