Fai moltissima attenzione ai cracker, contengono davvero troppi grassi: ecco quali sono i prodotti più scadenti.
Il nostro stile di vita particolarmente frenetico ci ha purtroppo abituati a consumare pasti velocemente e spesso poco equilibrati. La maggior parte di chi lavora fuori casa infatti spesso si ritrova a mettere uno snack in borsa per mancanza di tempo sia per quanto riguarda la preparazione di una pietanza da portare con sé ma anche spesso per le tempistiche piuttosto ristrette della pausa pranzo.
Proprio per questo prodotti come cracker e simili negli ultimi anni hanno davvero spopolato, soprattutto perché sono comodi e pratici da portare con sé e veloci da consumare. Dovremmo prestare molta più attenzione però e non abusarne, dal momento che la maggior parte delle marche in commercio hanno dei valori nutrizionali decisamente sballati.
Spesso infatti in commercio troviamo prodotti che contengono fin troppi grassi in proporzione al peso della confezione monodose. Ecco quali sono quelli da evitare assolutamente secondo una recente indagine.
I cracker dunque sono tra gli alimenti più acquistati dai consumatori, che hanno sempre meno tempo a disposizione per mettersi ai fornelli e realizzare una pietanza da portare con sé al lavoro – anche se spesso in realtà sono utilizzati anche come spezza fame a metà mattinata o pomeriggio. A prescindere da quale sia il suo utilizzo, questo prodotto dovrebbe essere evitato, soprattutto se prendiamo in considerazione determinati marchi.
Proprio di recente infatti la nota rivista Altroconsumo a condotto un’indagine per capire quali siano i migliori e i peggiori prodotti in commercio confrontando le informazioni nutrizionali di ben 39 marche e scoprendo che purtroppo sono molto poche quelle che riescono a “superare l’esame”. Partiamo però con i peggiori, ovvero quelli da non comprare assolutamente perché troppo pieni di grassi e sale, ovvero i Pavesi Gran Pavesi con le olive, che ha peso il voto più basso in classifica, preceduto ma per un solo punto dai Ritz Miniritz e i Galbusera Trà.
In generale dunque i cracker sono uno spuntino di cui non dovremmo abusare ma possiamo anche concederci un pacchetto ogni tanto – se, come suggerisce anche la Altroconsumo, li alterniamo con della frutta per le nostre merende. Bisogna però saper scegliere e controllare le informazioni nutrizionali riportate sull’etichetta, come del resto ha fatto anche la rivista durante la sua indagine.
Dopo aver scoperto quali sono i marchi peggiori, dobbiamo però precisare che ce ne sono anche due che sono riusciti a superare i “test” ottenendo un ottimo punteggio in quanto meno ricchi di grassi e sale. Al primo posto abbiamo i Riso Scotti Bio Leggeri, Craker 100% di riso bio e al secondo posto invece i Mulino Bianco Cracker non salati – anche se lo scarto tra i due è notevole, dal momento che il primo ha ottenuto 67 punti, mentre il secondo 60.
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