Alzheimer, colpisce anche i giovani: 5 sintomi gravi improvvisi
Ad oggi si verificano purtroppo sempre più casi di Alzheimer tra i giovani, ecco quali sono i 5 sintomi gravi ed improvvisi.
L’Alzheimer è ad oggi una delle patologie che preoccupa maggiormente pazienti e medici, soprattutto perché purtroppo non esiste una cura definitiva. In genere colpisce le persone oltre i 65 anni, ma negli ultimi anni sono aumentati di molto i casi tra i giovani.
Una situazione davvero grave, che ha allarmato gli esperti in modo particolare soprattutto perché i sintomi si manifestano all’improvviso ma sono piuttosto severi. Proprio per questo è quanto mai essenziale sottoporsi a controlli frequenti e controllare determinati valori che possono aiutarci ad avere un quadro più chiaro della situazione.
Vediamo in primo luogo in cosa consiste esattamente la patologia e quali sono i sintomi che dovrebbero allarmarci immediatamente.
Alzheimer, cos’è e quali sono i fattori di rischio più comuni
Quando parliamo di Alzheimer ci riferiamo ad una patologia neurodegenerativa, ovvero responsabile del decadimento cognitivo del soggetto colpito a causa della morte delle cellule cerebrali. Il suo andamento è progressivo e colpisce maggiormente le aree del cervello responsabili dei processi di apprendimento e della memoria.
Il processo che porta a questa malattia è piuttosto complesso ma essenzialmente è causato dalla formazione di una proteina chiamata beta-amiloide, alla base dunque dei disturbi cognitivi come quelli della malattia in questione. Queste placche a loro volta provocano un processo neuroinfiammatorio cronico che porta alla morte i neuroni.
In genere, come anticipato, colpisce maggiormente le persone dai 65 anni in su e tra i più esposti ci sono purtroppo coloro che hanno problemi di tipo cardiovascolare, diabete, ipertensione, traumi cranici pregressi e disturbi psichiatrici. Non si può inoltre sottovalutare che c’è una certa familiarità, ovvero una mutazione genetica trasmessa di generazione in generazione, che purtroppo aumenta le probabilità di essere colpiti.
Alzheimer, attenzione ai sintomi di questa patologia
Come anticipato, dunque, in genere l’Alzheimer colpisce prevalentemente i soggetti dai 65 anni in su ma ad oggi sono sempre più frequenti le diagnosi confermate tra i giovani. Per lo più ad essere colpiti sono quelli che hanno una forma familiare – ossia, come anticipato, dipendente da una mutazione genetica. Ciò che preoccupa maggiormente gli esperti è che in questo caso non sono riscontrabili episodi cerebrovascolari, cardiaci e renali – per cui è più difficile poter prevedere l’esordio della malattia a meno di aver fatto il test specifico.
Ciò a cui dobbiamo prestare attenzione però sono i primissimi sintomi, che nei pazienti giovani sono gli stessi degli over 65 ma si manifestano completamente all’improvviso e con una severità accentuata. In particolare si assiste ad un rapido deficit delle funzioni esecutive e di produzione verbale associate alla perdita di memoria a breve termine e una compromissione della vista – tutti, a loro volta, provocati dal su menzionato processo neuroinfiammatorio.
In tal senso è essenziale riscontrare tempestivamente la presenza di questo processo in modo tale da iniziare un piano terapeutico che possa rallentare l’esordio della malattia. Per questo, ancora una volta, gli esperti invitano alla prevenzione effettuando frequenti controlli.