Dieta del Sondino, attenzione agli effetti collaterali: non é per tutti
Di recente si parla moltissimo della dieta del sondino, ma bisogna prestare enorme attenzione agli effetti collaterali e tener presente che non è per tutti.
Mantenere il nostro peso forma – che si può ottenere sulla base di una serie di dati come l’età, la struttura fisica e altri fattori – è assolutamente essenziale per mantenere il benessere del nostro organismo. Non è dunque solo una questione estetica, ma anche fisiologica, ovvero per evitare di andare incontro a diverse patologie.
Proprio per questo oggi sempre più persone di rivolgono ad ogni tipo di sistema per perdere peso, passando dalla diete proposte dai nutrizionisti a soluzioni decisamente più drastiche e pericolose per alcuni soggetti.
Tra queste c’è la dieta del sondino, un metodo sicuramente efficace ma che presenta degli effetti collaterali piuttosto importanti che non la rendono adatta a tutti.
Cos’è la dieta del sondino: in cosa consiste e che risultati si possono ottenere
Da qualche tempo, dunque, si parla di un nuovo sistema per perdere peso piuttosto velocemente chiamato Nutrizione Enterale Chetogenica – nota ai più come dieta del sondino – messa a punto dal professor Gianfranco Cappello (del policlinico Umberto I di Roma). Si tratta a tutti gli effetti di una terapia d’urto, per cui non può essere protratta per due settimane, a causa del regime estremamente severo che si mette in pratica.
Attraverso un sondino naso-enterale il paziente viene nutrito con solo 30-40g al giorno di aminoacidi – ai quali vengono aggiunti sali minerali e acqua ma anche prodotti multivitaminici, gastroprotettori e lassativi per mantenere l’intestino attivo. Stando alle evidenze condivise dopo aver studiato questa tecnica, è stato confermato che la NEC permette di perdere circa 1% al giorno del proprio peso corporeo – per cui un paziente di 100kg riuscirà a perdere 1kg al giorno. Essendo però piuttosto estrema, non tutti possono sfruttare la dieta del sondino a causa dei pesanti effetti collaterali.
Effetti collaterali della dieta chetogenica: quali sono i rischi corsi
Trattandosi di una dieta piuttosto estrema che si basa su una strategia chetogenica, è facile intuire che il suo punto di forza si basi essenzialmente sulla riduzione della fame ed un’elevata produzione di corpi chetonici per facilitare il dimagrimento.
Proprio questo rappresenta il primo pericolo, ovvero che si possano accumulare troppi corpi chetonici nel sangue – responsabile della chetoacidosi – che a sua volta può provocare disidratazione, dolore addominale, nausea e vomito, febbre, scompensi cardiaci e del potassio ematico. Inoltre non è raro che questa condizione possa anche incidere sulla produzione endocrina tiroidea alterando il metabolismo basale.
A preoccupare maggiormente gli esperti però è anche il rischio di ripristinare il peso iniziale a causa della mancanza di protocolli legati a questa procedura – per cui spesso di rischia di attrarre soggetti affetti da disturbi alimentari che possono lasciarsi suggestionare dal messaggio (errato) che per dimagrire sia necessario digiunare.