Fai attenzione perché la candida può dare dei sintomi davvero preoccupanti, cerca di individuarli in tempo.
Si tratta di una patologia assolutamente femminile che può comportare dei problemi non solo molto fastidiosi ma anche imbarazzanti per la persona colpita. Inoltre se sottovalutata può arrivare a manifestare delle complicazioni davvero preoccupanti.
Fortunatamente riconoscerla non è affatto difficile e ci sono dei sintomi molto specifici che possono aiutarci ad arrivare alla diagnosi in pochissimo tempo e iniziare dunque una terapia che possa innanzitutto lenire il fastidio ma anche evitare che il problema peggiori.
Oggi dunque vogliamo fare luce si questa malattia, cercando innanzitutto di capire come possiamo prevenire la sua insorgenza ma anche come individuarla in base ai sintomi e come trattarla tempestivamente.
La più nota forma di candida è quella vaginale e si innesca nel momento in cui i meccanismi di difesa dell’area genitale vengono meno; in genere la Candida albicans – un fungo appartenente alla famiglia dei Saccaromiceti – è innocuo fintanto che il sistema immunitario è in grado di controllare la sua proliferazione. A rompere l’equilibrio possono essere fattori come un uso improprio di antibiotici o la scarsa igiene personale ma anche l’insorgenza del diabete di tipo 2 o un rapporto sessuale con una persona infetta o condividere con questa persona asciugamani e biancheria.
Nonostante però i rapporti sessuali possano esporre la donna al rischio di contrarre la candida, è bene precisare che non si tratta di una malattia sessualmente trasmissibile. Ad ogni modo, a meno che non si conosca a fondo il partner, per prevenire questa patologia si consiglia di avere rapporti protetti, non scambiarsi la biancheria e soprattutto mantenere una buona igiene intima.
Una volta capito come può insorgere questa patologia – da considerare a tutti gli effetti come un’infezione – è bene chiarire quali sono i sintomi più comuni che si possono manifestare. La letteratura medica fa riferimento a dolore e prurito nella zona della vulva costanti e dunque anche durante i rapporti sessuali ma anche dolore pungente durante la minzione. Si manifestano inoltre perdite vaginali di liquido inodore e bianco.
In caso di complicazione però possono subentrare anche arrossamento, ragadi vaginali, piaghe piuttosto dolorose e gonfiore locale. Se non curata immediatamente la candida può presentare la recidiva e avere un enorme impatto negativo anche sulla qualità della vita sessuale della paziente. Per questo è bene rivolgersi immediatamente al proprio ginecologo e valutare la terapia più adatta in base all’entità della patologia; in genere si utilizzano farmaci antimicotici ma si raccomanda anche di migliorare la propria igiene personale e astenersi dai rapporti sessuali per un determinato periodo.
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