Presta massima attenzione quando hai a che fare con la rottura dell’anca, i tempi per guarire sono davvero lunghissimi.
La frattura dell’anca è assolutamente gravissima, soprattutto quando si ha a che fare con una persona anziana perché compromette seriamente la mobilità del soggetto – e dunque di conseguenza anche la qualità della vita.
Ciò che risulta più problematico in questi casi è soprattutto il fattore tempo di recupero, purtroppo lunghissimo se si tratta di anziani – i soggetti generalmente più colpiti da un problema simile. La conseguenza più naturale infatti è spesso la disabilità e l’incapacità di essere autonomi.
Ma da cosa è provocata una simile condizione? E, soprattutto, quali sono gli effettivi tempi di guarigione in queste circostanze? Ecco cosa dicono gli esperti.
Iniziamo innanzitutto con il dire che generalmente la rottura dell’anca consiste nella frattura di una parte del femore nota come “collo del femore” – ossia la parte che unisce l’osso principale della gamba all’effettiva anca (in quella che viene definita articolazione coxo-femorale). Questa condizione può presentarsi ad ogni età, ma in genere i soggetti più a rischio sono quelli che hanno superato i 65 anni.
Questo perché con l’età avviene un progressivo indebolimento delle ossa a causa dell’osteoporosi e pertanto anche una banalissima caduta può purtroppo provocare la frattura di questo osso. Ancora più nello specifico esiste una differenza sostanziale tra i soggetti colpiti e, dati alla mano, purtroppo spesso le più colpite sono le donne a causa della menopausa. Infine gli altri fattori di rischio da non sottovalutare sono una scorretta alimentazione (povera di calcio e vitamina D) ma anche l’assunzione di farmaci come il cortisone e l’abuso di sostanze come fumo e alcol.
Bisogna tener presente che il problema più grande della frattura all’anca è che purtroppo limita enormemente la mobilità della persona colpita e pertanto le conseguenze possono essere piuttosto complesse. Oltre alla perdita di autonomia, che negli anziani può diventare piuttosto problematico, si può incorrere in complicazioni come trombosi venosa, piaghe da decubito e infezioni delle vie urinarie.
In genere un soggetto anziano impiega circa 6 mesi per poter guarire completamente ma le problematiche appena menzionate possono complicare notevolmente il quadro della situazione e allungare i tempi di guarigione o anche rendere la persona definitivamente non autosufficiente. Inoltre se non curata adeguatamente la frattura dell’anca può anche comportare artrosi post-traumatica, deformità, rigidità articolare e difficoltà nel muovere l’arto.
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