Long Covid, rischio danni permanenti: raddoppiano le vittime
Attenzione al long Covid, ovvero i danni a lungo termine dati dal virus: sono raddoppiate le vittime negli ultimi mesi.
Proprio ora che in molti iniziavano a pensare di poter abbassare la guardia dal Coronavirus soprattutto per la sintomatologia meno grave che le ultime varianti provocano nei pazienti colpiti, arrivano terribili notizie riguardo i problemi a lungo termine che la patologia comporta.
Da tempo infatti è noto che il Covid-19 purtroppo comporta dei disturbi che tendono a perdurare anche dopo la guarigione dall’infezione – un fenomeno che è stato definito dagli esperti “long Covid”, ma sembra che il fenomeno sia stato decisamente sottostimato.
Ad oggi infatti sono moltissimi i soggetti che hanno accusato gravissimi problemi di salute proprio in correlazione a questo problema allarmando la comunità scientifica.
Il long Covid è più grave del previsto, ecco che danni può provocare
Non si può ancora abbassare la guardia con il Coronavirus, come dimostrato da un recentissimo studio che ha preso in esame i problemi collegati al long Covid – ovvero, come accennato, i disturbi a lungo termine che il paziente continua ad accusare anche dopo la guarigione dall’infezione. A rivelarlo sono proprio i ricercatori tramite uno studio pubblicato in questi giorni sul JAMA Health Forum, in cui si è cercato proprio di mettere in luce i problemi dati dalla patologia a distanza di diversi mesi.
Analizzando i dati di oltre 13.000 pazienti ex con long Covid e circa 27.500 che non hanno mai contratto il virus, si è scoperto che la prima categoria aveva un tasso di mortalità per problemi cardiaci o polmonari decisamente superiore a chi non è mai stato colpito dal virus. Non sono per altri gli unici rischi che si corrono, purtroppo, dal momento che il long Covid tende a dare anche altri sintomi.
Long Covid, tutti i sintomi maggiormente riscontrati nei pazienti
Fin dall’inizio della pandemia insomma in molti hanno lamentato problemi permanenti di ogni tipo – come l’anosmia e l’ageusia manifestata all’inizio della pandemia che tendeva a perdurare anche dopo la guarigione. Nello specifico sono diversi i pazienti che lamentano problematiche come mal di testa persistenti e perfino depressione.
Non sono rari inoltre anche casi di perdita dei capelli, problemi intestinali così come maggiori difficoltà anche a livello gastrico come reflusso gastroesofageo, gonfiore e mal di stomaco. Proprio per questo oggi è ancora essenziale cercare di prevenire l’infezione ma anche monitorare chi ha contratto il virus anche per diversi mesi.