Conosci bene tutti i segnali stradali? Fai attenzione perché questi sono molto simili ma nascondono parecchie differenze.
La sicurezza stradale è essenziale per poter preservare sia la nostra salute che quelle delle persone che transitano vicino a noi – che sia in macchina o anche in bicicletta. Pertanto non solo è essenziale seguire le regole del Codice della Strada ma anche saper riconoscere alcuni segnali.
La situazione si complica però in alcuni casi, dal momento che ci sono cartelli o comunque simboli che si somigliano molto tra loro ma hanno delle differenze concettuali piuttosto importanti che non possono essere sottovalutate.
Oggi vogliamo proporvi due segnali in effetti molto simili ma che presentano delle opzioni molti diverse tra loro.
Prima di capire quali siano i cartelli che si somigliano molto tra loro è bene fare una breve panoramica sulla segnaletica – che stando a quanto dichiarato nel Codice della Strada – appartengono a quattro categorie diverse: indicazione, pericolo, obbligo e divieto. La funzione di ognuno di questi è decisamente intuibile già dal nome, per cui abbiamo i primi che forniscono al guidatore tutte informazioni per l’individuazione degli itinerari da seguire in strada nonché per poter circolare in tutta sicurezza.
Quelli a cui però dobbiamo prestate particolare attenzione sono quelli di pericolo – che ci informano circa una minaccia in strada (come dossi, radici di alberi sporgenti o attraversamento di animali in strada) – quello di obbligo, che serve per mantenere uno specifico atteggiamento in strada come il limite stradale e infine quelli di divieto, che informano il conducente sulle operazioni che non può compiere (come sostare in un punto).
Tra i segnali di obbligo – sempre di forma circolare e di colore blu – troviamo anche quelli per i ciclisti e per i pedoni (che chiaramente devono osservare delle specifiche regole per non mettere in pericolo se stessi e gli altri). In particolare ci sono due segnali molto simili, che trovate nella foto di seguito.
Mentre il primo indica un percorso ciclopedonale, il secondo invece specifica che ci sono percorsi pedonali e ciclabili affiancati. Nello specifico mentre nel primo i pedoni possono circolare e fermarsi liberamente e i ciclisti devono procedere con cautela (segnalando anche il passaggio ai pedoni), il secondo invece specifica che ognuno dei due individui deve transitare nel proprio spazio riservato – e in caso di necessità di attraversamento nell’altro spazio si deve dare la precedenza.
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