I tacchi possono chiaramente provocare mal di schiena ma non dobbiamo necessariamente rinunciarvi, ecco come sceglierle.
I tacchi sono senza dubbio uno degli accessori più amati e al contempo odiati di sempre, nonché visti con sospetto a causa delle ripercussioni che possono avere sul nostro corpo. Non si tratta infatti solo del mal di schiena ma anche di conseguenze decisamente più pesanti che possono compromettere il benessere della colonna.
In particolare può avere degli effetti estremamente negativi sulla compressione della colonna e danneggiare le curve naturali di quest’ultima. Bisogna però precisare che non tutti i tacchi sono responsabili di questa condizione e che dunque non dobbiamo rinunciarvi per forza.
Basta infatti saper scegliere il tipo di scarpa giusta che ci permette di mantenere determinati parametri e non dovremo dire addio a questo amatissimo accessorio.
Bisogna prestare insomma estrema attenzione quando si indossano le scarpe coi tacchi perché in effetti non sono del tutto prive di rischio. In primo luogo costringiamo l’organismo ad una vera e propria compressione con conseguenze negative sulle naturali curve della colonna vertebrale – in particolare avviene una riduzione della lordosi lombare e della cifosi toracica.
Inoltre può anche aggiungersi un cambiamento del movimento del bacino e un affaticamento generalizzato – soprattutto se si indossano i tacchi per molte ore (ad esempio in ambito lavorativo). La soluzione però, come accennato, non è eliminali completamente, in particolar modo perché un minimo di rialzo del piede favorisce il benessere della schiena – non si dovrebbero mai indossare scarpe più basse di 3 cm (dite dunque addio alle ballerine).
Ma come possiamo sapere se la scarpa è adatta? In primo luogo è importante sapere che gli effetti negativi delle scarpe con il tacco si ravvisano dopo altezze di circa 4-7 cm – per cui le amatissime kitten heels (ovvero il tacco basso) possono essere l’ideale per riuscire ad indossare questo amatissimo accessorio. Non è solo una questione di altezza però, perché bisogna tener presenti anche altri parametri.
In primo luogo la stabilità della scarpa, per cui quando le provate in negozio valutate con calma se il piede è ben in equilibrio e riuscire a camminare con sicurezza (senza che la caviglia ondeggi da un lato e dall’altro). Altrettanto essenziale anche la suola interna, per cui assicuratevi che abbia un buon sostegno plantare e la suola in pelle per ridurre lo scivolamento. Infine non andare mai oltre i 9 cm, dal momento che la compressione è eccessiva (soprattutto per l’articolazione femoro-rotulea) e aumentano anche le difficoltà di equilibrio.
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