Ascesso a un dente, che dolore: intervieni ai primi sintomi
L’ascesso ai denti può provocare un dolore inimmaginabile per cui è bene intervenire ai primissimi sintomi.
Tra le patologie più dolorose cioè senza dubbio l’ascesso dentale, ovvero un accumulo di pus nei tessuti della mucosa orale – ovvero gengiva e polpa dentale. I fattori di rischio di questa condizione possono essere diversi, ma il risultato è sempre lo stesso, ossia una terribile infezione che provoca un fastidio inimmaginabile.
Se presa sotto gamba, per altro, può anche provocare delle conseguenze piuttosto gravi, per cui è bene intervenire subito e ai primi segnali – ovvero quando si manifestano i primissimi sintomi e il dolore è ancora tollerabile.
Ma quali sono i campanelli d’allarme di questo problema? Cerchiamo di scoprirlo e, in secondo luogo, come possiamo intervenire prima che sia troppo tardi.
Ascesso dentale: cos’è, da cosa è provocato e quali sono i sintomi più comuni
Quando si ha a che fare con un ascesso dentale, insomma, si è in presenza di un’infezione del tessuto che circonda un dente – che sia dunque la gengiva o la polpa dentale. In genere è provocato da un batterio ma la causa principale è da ricercare piuttosto in altri fattori scatenanti altrettanto gravi. Sono infatti di diverso tipo gli ascessi – ossia parodontale, periapicale o gengivale a seconda della zona colpita (parodonto, polpa dentale o gengiva) – ma i fattori scatenanti si possono ridurre ad una manciata.
Oltre la scarsa igiene orale, è possibile incappare in questo disturbo a causa di una carie non curata ma anche di interventi non riusciti (come una devitalizzazione o un’otturazione) o a causa di patologie come diabete o reflusso gastroesofageo. Anche fumo e alcolismo possono provocare questa patologia ma anche purtroppo la chemioterapia e la radioterapia o l’uso a lungo termine di farmaci come i corticosteroidi o gli antistaminici.
Per quanto concerne i sintomi invece, oltre il dolore pungente che rende impossibile anche la masticazione o in presenza di cibi troppo caldi o freddi (ipersensibilità dentinale), si accusano anche problemi come gonfiore gengivale e del viso, alitosi, febbre e malessere generalizzato ma anche gonfiore dei linfonodi del collo e spasmi della mandibola.
Cosa fare i caso di ascesso dentale: la cura da seguire
In primo luogo, in presenza dei sintomi su menzionati è bene correre quanto prima da un dentista – perché si rischia che ascesso possa rompersi e far riversare il pus nella cavità orale. Ad ogni modo trattandosi di un’infezione, generalmente il dentista procede con la prescrizione di una cura antibiotica supportata anche da farmaci antidolorifici per riuscire a tollerare il dolore.
Nella maggior parte dei casi inoltre si procede anche con il drenaggio del pus per facilitare la guarigione del paziente. In queste circostanze però si effettua anche una radiografia per valutare l’entità del danno e decidere come procedere nel caso in cui l’infezione sia piuttosto profonda; nei casi peggiori infatti si può arrivare a perdere il dente o essere costretti ad una devitalizzazione.