Arrivano concorsi pubblici a pioggia con assunzioni anche per posizioni lavorative da svolgere in smart working.
Negli ultimi anni si è parlato più che mai del problema dell’occupazione giovanile e soprattutto dei lavori che solitamente sono più ambiti tra questa fascia di popolazione. Tra quelli che hanno sempre riscosso un certo successo ci sono anche i lavori in pubblica amministrazione, da sempre visti come un modo per avere una posizione lavorativa certa e in un certo senso appagante.
Negli ultimi anni però a causa di diversi fattori non sempre i concorsi pubblici sono stati un successo, ma è intenzione del governo rilanciarli anche per poter rinnovare profondamente il settore con figure dinamiche e più giovani – che dunque possono offrire un punto di vista del tutto diverso.
Proprio per questo sono stati annunciati diversi bandi con una pioggia di assunzioni che riguarderà anche posizioni in smart working – ad oggi un tema abbastanza caro ai giovani.
I concorsi pubblici sono sempre stati, insomma, una grandissima possibilità per i giovani – desiderosi come chiunque altro di avere una stabilità lavorativa e dunque economica. Negli ultimi anni però si è assistito ad un calo delle domande durante i bandi di concorso, soprattutto dovuto alle incertezze date dalla pandemia e dal desiderio di puntare a lavori più remunerativi.
Gli enti come quelli comunali e regionali hanno però bisogno di nuova linfa vitale e per questo il ministro della pubblica amministrazione Paolo Zangrillo si propone di cambiare radicalmente le “regole del gioco” sia per rendere più attrattiva la realtà dei concorsi pubblici ai giovani ma anche per poter aggiornare le figure che lavorano in questi ambiti – mancano ad esempio molto spesso i tecnici esperti in questa tipologia di uffici.
La pubblica amministrazione insomma ha bisogno di un importante ricambio generazionale e soprattutto di nuove figure specializzate che al momento latitano completamente negli uffici comunali e regionali. Tra i vari punto su cui il governo – nella figura di Paolo Zangrillo – ha deciso di puntare maggiormente è lo smart working, cercando di proporre nuove posizioni lavorative che possano sfruttare meglio quest’opzione.
Il tutto a verrà però non nell’immediato ma entro il 2026, con diversi bandi e concorsi pubblici che mirano ad assumere un totale di 150.000 nuovi impiegati della pubblica amministrazione. Al momento non è chiaro quali saranno esattamente le posizioni o gli uffici interessati, ma sembra proprio che il governo voglia comunque scuotere fino alle fondamenta questa tipologia di impiego. Intanto, ad ogni modo, sono attivi ancora oggi alcuni bandi che è possibile scorrere grazie a siti come concorsi-pubblici.org.
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