Esaurimento nervoso, rischi a qualsiasi età: ecco i sintomi a cui fare attenzione
Presta attenzione all’esaurimento nervoso, si rischia di incappare in questo problema a qualsiasi età, ecco quali sono i sintomi da tenere sott’occhio.
Quando si ha a che fare con l’esaurimento nervoso si entra in una condizione molto complessa in cui si manifestano sia sintomi fisici che cognitivi ma anche comportamentali e psicologici – per quanto non è rientrante tra i disturbi di questa natura.
Nonostante però secondo la letteratura medica non rientri tra i disturbi psicologici è essenziale prestare enorme attenzione e cercare di intervenire quanto prima per ridurre il disagio e la sofferenza provati dal paziente un queste circostanze.
Cerchiamo allora di capire quali sono i sintomi che non devono mai essere presi sotto gamba e come si deve intervenire in queste circostanze.
Cos’è l’esaurimento nervoso e come si manifesta
Il termine “esaurimento nervoso” è in realtà molto vecchio e desueto, dal momento che ad oggi la condizione a cui ci riferiamo è definita neurastenia e per molti versi può essere associata al noto burnout. In effetti il quadro clinico è molto simile e si presentano sintomi come spossatezza generale sia mentale che fisica con manifestazione anche di sintomi cognitivi, comportamentali e psicologici.
Purtroppo però la definizione di questa condizione ad oggi non rientra nei manuali, motivo per cui anche l’approccio diagnostico è piuttosto complesso e non esistono dei criteri di riferimento. Nonostante ciò la sintomatologia è molto chiara e in genere i pazienti colpiti manifestano – oltre la su menzionata stanchezza e perdita di energie – anche altri disturbi fisici come cefalea, vertigini, disturbi gastrointestinali, tachicardia, cambiamenti nell’appetito e spesso anche lombalgia.
Inoltre si presentano anche disturbi del sonno, difficoltà nel rilassarsi o a mantenere la concentrazione, problemi alla memoria, autoisolamento e difficoltà nel mantenere i rapporti anche in relazione a labilità emotiva, apatia, stato ansioso, autosvalutazione e ipocondria. Molti sintomi, insomma, possono coincidere con quelli della depressione – anche se quest’ultima ha uno sviluppo nel tempo del tutto diverso dall’esaurimento nervoso.
Come intervenire in caso di esaurimento nervoso
Difficile effettuare una diagnosi vera e propria dell’esaurimento nervoso, proprio dal momento che non è riconosciuta tra le patologie di tipo psicologico; nonostante ciò però l’esperto è tenuto logicamente ad indagare sulla condizione del paziente con diversi approcci – ovvero effettuando sia delle analisi cliniche per escludere che la stanchezza possa essere dovuta ad una condizione fisica, per poi procedere con un’anamnesi psicologica.
In genere dunque si procede con un piano psicoterapeutico – a volte anche affiancato da uno farmacologico – per aiutare il processo di guarigione. In genere, fortunatamente, l’esaurimento nervoso è una condizione passeggera per cui, una volta individuato il fattore scatenante, riuscire a gestire il disturbo può essere molto facile.