Multe e Sanzioni, non pagarle più: ecco quando sono illegittime
Le infrazioni del Codice della Strada, quando una multa può essere annullata o cade in prescrizione, cosa c’è da sapere.
A tutti gli automobilisti o conducenti di un mezzo è successo almeno una volta nella vita di commettere, per sbaglio o per distrazione, un’infrazione del Codice della Strada, che gli è poi costata una sanzione e una multa salata. Una volta ricevuta, spesso pagarla subito, entro un certo numero di giorni, significa approfittare di uno sconto sul costo.
Ci sono casi e casi però. Capita che l’automobilista infranga il limite di velocità e venga sorpreso dall’autovelox, di conseguenza, saprà con certezza della violazione commessa, solo quando il verbale e la multa gli saranno notificati a casa.
In altri casi ancora, per esempio quando la sanzione pecuniaria è elevata e ci sono anche sanzioni accessorie, tipo sospensione o revoca della patente di guida, il proprietario del veicolo tenta in ogni modo di riuscire a trovare un modo per contestare il verbale, soprattutto se alla luce dell’infrazione commessa c’è qualche difetto o lacuna nella contravvenzione alla quale appigliarsi.
Quando non è possibile contestare immediatamente una sanzione
Alcune infrazioni del Codice della Strada prevedono l’accertamento immediato da parte delle Forze dell’Ordine della violazione al trasgressore, alla fine del quale l’agente accertatore rilascia il foglietto della multa sul parabrezza dell’automobile o lo consegna al conducente, che può immediatamente contestare.
Per altre violazioni del Codice della Strada, per esempio nel caso di multa da autovelox, la notifica della sanzione arriverà entro un tempo stabilito dalla legge, a posteriori dall’infrazione, presso l’indirizzo di residenza del proprietario del veicolo. In questo caso, l’automobilista non può contestare immediatamente la sanzione e la multa, come invece può avvenire nel caso sopra descritto.
Multa illegittima o prescrizione
Però esistono dei tempi stabiliti dalla legge del Codice della Strada che gli enti accertatori della sanzione devono rispettare, a tutela del proprietario del mezzo, il tempo trascorso tra l’infrazione e la notifica della violazione presso la residenza del conducente non deve superare i 90 giorni, altrimenti si può chiedere l’annullamento della multa, perché illegittima. Nel caso di una multa ricevuta e non pagata, e nei successivi 5 anni non si riceve nessun altro atto o verbale, la multa è prescritta.
Inoltre, nella situazione di una notifica dilatata nel tempo e quindi dell’impossibilità di una contestazione immediata, il proprietario del mezzo, sempre a sua tutela, deve leggere molto attentamente il verbale riportante l’infrazione commessa, notificato dall’ente accertatore, perché a volte potrebbero esserci alcuni vizi di forma o dati errati, che servirebbero poi per tenere in piedi una contestazione e un ricorso alla stessa autorità che ha accertato la violazione, presso il Prefetto o un Giudice di Pace.