Mal di orecchio, quando si trasforma in otite: massima attenzione
Sicuramente la maggior parte delle persone ha sofferto di male alle orecchie; attenzione a come si evolve.
Quando il mal d’orecchio persiste e diventa sempre più doloroso, bisogna essere molto premurosi. Parliamo del nostro organo del sistema uditivo che svolge funzioni particolarmente importanti per la nostra vita in generale e per i gesti quotidiani che eseguiamo.
L’otite è una complicanza comune a numerose malattie influenzali ed è generalmente dovuta a un’infiammazione batterica o virale dell’orecchio.
Esistono diverse forme di otite a seconda della porzione auricolare coinvolta, tra cui l’otite interna e quella esterna; conosciamole nel dettaglio.
Le diverse forme di otite
L’otite interna, nota anche come labirintite, è un’infiammazione che coinvolge l’orecchio interno, composto da organi deputati alla regolazione dell’equilibrio e dell’udito. Le cause dell’otite interna non sono sempre chiare, ma possono includere infezioni batteriche o virali come la parotite o l’otite acuta, meningite o meningoencefalite, violente reazioni allergiche a sostanze o farmaci, e stress stremo. Alcuni fattori di rischio che predispongono al manifestarsi dell’otite interna includono violenti colpi di tosse, sforzi eccessivi e movimenti bruschi.
L’otite esterna è una forma di infiammazione dell’orecchio che coinvolge il canale uditivo esterno e talvolta il timpano. Spesso causata da batteri o funghi, e può causare sintomi come dolore all’orecchio, prurito, arrossamento e gonfiore del canale uditivo. La diagnosi viene effettuata mediante esame fisico e, di solito, si cura con gocce auricolari a base di antibiotici o antifungini, a seconda della causa.
Sintomi, cause e diagnosi
I sintomi dell’otite interna (spesso la più preoccupante) includono vertigini intense, ansia, confusione, difficoltà a mantenere l’equilibrio, fischi alle orecchie, giramenti di testa, nausea, mal di stomaco, pallore e perdita dell’udito. Questi sintomi possono causare notevoli disagi e possono persino sfociare in depressione ed attacchi di panico.
La diagnosi dell’otite interna può essere confermata attraverso vari test diagnostici, tra cui il test della risposta uditiva del tronco-encefalico, l’elettronistagmografia, il test di coltura batteria, la TAC e la MRI. Il trattamento dell’otite interna dipende dalla causa sottostante e dalla gravità dei sintomi. Possono essere prescritti farmaci antivirali o antibiotici a seconda dell’origine dell’infezione. Inoltre, possono essere utilizzati farmaci antiemetici per alleviare la nausea delle vertigini, così come benzodiazepine e farmaci inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) per gestire ansia e depressione associate. In ogni caso, si consiglia di prestare la massima attenzione ai sintomi che si presentano e riferire con precisione al proprio medico.